(9colonne) – Ancona, 15 mar – Da Ancona a Napoli, un filo rosso che porta al dialogo per la costruzione della pace nel mondo. Nel capoluogo marchigiano e in quello campano si tengono infatti in questi giorni due diversi meeting che hanno come oggetto una seria riflessione sociale a livello internazionale e che cercano spunti per un dialogo di pace che parta fin dai banchi di scuola. Fino a sabato, Ancona ospita il terzo Meeting nazionale delle scuole di pace: un incontro nato con lo scopo di far capire che “la pace non si costruisce solo in Afghanistan ma anche nelle nostre scuole. Anzi, la costruzione della pace comincia nelle nostre scuole”. “La scuola – spiega il coordinatore della Tavola della Pace, Flavio Lotti- deve diventare sempre più un luogo di pace: un luogo dove si insegna e si impara la pace, un luogo dove si vive e si cresce in pace ovvero nel riconoscimento e nel rispetto dei diritti umani”. A Napoli prenderà invece il via domani il ciclo di incontri organizzati dall’Osservatorio Euromediterraneo e del Mar Nero: una serie di conferenze per ribadire che l’educazione alla pace parte dai banchi di scuola, nelle esperienze quotidiane di coesistenza tra comunità diverse in zone di conflitto. Protagonista del ciclo di incontri sarà “Hand in hand”, il centro di educazione ebraica-araba, fondato nel 1997 a Gerusalemme per costruire la pace dal basso attraverso lo sviluppo di scuole bilingue e multiculturali.