(9colonne) – Varsavia, 15 mar – La crescita dell’economia in Polonia sta costringendo gli imprenditori a rivedere le politiche di remunerazione del personale. Non è più possibile infatti trattenere gli operai industriali di linea con retribuzioni nette di 230 euro al mese, come informa l’Ice: ora si parla di 300 euro e oltre mentre, per quanto riguarda gli stipendi lordi e gli stipendi medi, compresi quindi tutti i quadri di tutte le imprese, si tratta di oltre 550 euro al mese. Ad alimentare l’ascesa dei salari in Polonia c’è anche la massiccia emigrazione di forza lavoro che ha visto, negli ultimi tre anni, oltre un milione e mezzo di cittadini polacchi trasferirsi nel Regno Unito. Nella distribuzione geografica delle remunerazioni, i meno pagati restano i lavoratori dell’area orientale polacca con un salario che va dai 530 ai 575 euro al mese. Nelle regioni più sviluppate come quelle di Katowice, Opole, Wroclaw e Danzica si va invece verso i 650-700 euro al mese. In cima alla lista, con 850 euro al mese, sono i lavoratori della regione di Mazovia, grazie al mercato di lavoro di Varsavia.