Economia

Il bitcoin rialza la testa. Intanto la Svizzera lo accetta per pagare le tasse

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Dopo l’affondo dello scorso trimestre, il bitcoin prova ad alzare la testa. La regina delle criptovalute è sulla buona strada per lasciarsi alle spalle il suo miglior guadagno settimanale da ottobre dello scorso anno, grazie ad un ritorno della propensione al rischio nei mercati globali. Il rialzo fino alla mattina di oggi è superiore al 13%. In ripresa durante la settimana anche altri token come Ether, Avalanche e Solana. Complessivamente, il balzo in avanti ha portato il valore di mercato complessivo delle criptovalute di oltre 1 trilione di dollari, secondo i dati di CoinGecko.

Un inizio anno negativo

Nonostante il rally della settimana, resta ampiamente negativo il saldo da inizio anno: da gennaio, il bitcoin ha lasciato sul terreno oltre il 50%, scendendo sotto la soglia di 20.000 dollari. Il bitcoin ha inoltre appena chiuso il suo peggior trimestre in oltre un decennio: -58%, mai così male dal terzo trimestre del 2011, quando era ancora nella sua fase embrionale.

“I mercati del rischio sono in ripresa su tutta la linea” e quindi “non sorprende che le criptovalute siano scambiate al rialzo”, ha affermato Ben McMillan, chief investment officer di IDX Digital Assets.

Una raffica di rischi economici rimane una preoccupazione degli investitori. “Molti detentori istituzionali di bitcoin potrebbero essere particolarmente sensibili al modo generale in cui si sta muovendo l’economia”, ha affermato Jared Madfes, partner di Tribe Capital. Non aiuta la notizia che i clienti del broker in bancarotta Voyager Digital Ltd. probabilmente non riavranno indietro tutti i loro soldi.

Svizzera: via al pagamento delle tasse con il bitcoin

Nel frattempo, il Canton Ticino ha annunciato che da ora in poi accetterà bitcoin per i pagamenti delle tasse. In questa prima fase, “la possibilità di pagamento tramite criptovalute riguarda solo alcune tasse amministrative già incassate tramite la piattaforma di vendita online dall’ufficio imposte alla fonte e del bollo della divisione delle contribuzioni”. Questa notizia era stata annunciata dal Dipartimento delle finanze e dell’economia, dando seguito alla decisione del Gran Consiglio dell’aprile 2021. Si tratta di un progetto pilota che potrà essere esteso in futuro anche ad altri pagamenti.