Economia

BNPL: cos’è e quanto è diffuso in Italia?

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Il BNPL (Buy Now, Pay Later, ‘compra ora e paga dopo’) è uno dei trend più interessanti dell’ultimo anno, con una forte crescita sia negli Stati Uniti ma anche in Europa. Si tratta di  un metodo di pagamento rateale, solitamente senza interessi, che permette, come spiega il suo nome, di acquistare oggi e pagare in futuro. Lo offrono società specializzate nel BNPL, che gestiscono i pagamenti per conto di rivenditori fisici e soprattutto online.

È pensato soprattutto per beni poco costosi, di determinate categorie merceologiche (quali abbigliamento, elettronica di consumo e viaggi) e venduti online. Infatti, il 97% delle soluzioni di BNPL è abbinata ai pagamenti online, mentre per quelli fisici è proposta nel 70% dei casi. Il mercato del BNPL è in grande espansione, trainato da acquisizioni, accordi, nuovi servizi, investimenti e nuove società attive nel settore. È stato indubbiamente accelerato dalla pandemia, che ha messo il turbo agli acquisti online e alla ricerca di soluzioni di pagamento più flessibili, per far fronte al clima di incertezza economica fra i consumatori. A livello geografico, la maggior parte degli operatori del BNPL hanno sede in Usa, Australia, Gran Bretagna e Singapore. L’Italia è all’ottavo posto, con aziende come Scalapay,Pagolight e Soisy. Proprio quest’ultima fintech ha diffuso a inizio luglio i risultati di una ricerca sull’utilizzo del BNPL da parte dei consumatori italiani.

Quanto è diffuso il BNPL in Italia?

Secondo unindagine dell’Osservatorio Soisy 2022, la Sardegna è la regione dove, in media a livello pro capite, è più diffuso l’acquisto online tramite pagamento rateale e, a eccezione della Valle D’Aosta, in seconda posizione, le prime 8 regioni in classifica sono distribuite tra centro e sud Italia: Abruzzo, Lazio, Calabria, Basilicata, Sicilia e Marche precedono Lombardia e Piemonte, rispettivamente in 9a e 10a posizione. La Valle d’Aosta si conferma poi la regione con il carrello medio più significativo, pari a 984 euro, seguita dal Trentino Alto-Adige a poco più di 916 euro, mentre al terzo posto, e con un distacco nettamente maggiore, si posiziona la Lombardia, con un un valore del carrello medio di 844 euro.

Analizzando il valore degli acquisti pagati a rate in termini assoluti, la Lombardia e il Lazio risultano essere le aree con le maggiori richieste di finanziamento, rispettivamente pari a 5,49 milioni di euro e di 4,42 milioni di euro. Segue il Sud d’Italia, con Campania e Sicilia al terzo e quarto posto con pagamenti dilazionati per un valore di 2,91 e 2,73 milioni di euro e Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto, con richieste attorno ai 2 milioni di euro. Chiudono la classifica Puglia e Toscana, con finanziamenti di circa 1,8 milioni di euro e Calabria, con 1,4 milioni di euro. 

Il carrello medio degli acquirenti che scelgono di richiedere un pagamento dilazionato con Soisy risulta essere più basso al Sud rispetto che al Nord. Nonostante il numero di finanziamenti sia simile, la spesa risulta inferiore in particolar modo in Molise (700 euro), Calabria (732 euro), Puglia (738 euro) e Campania (746 euro). La Valle d’Aosta ha invece il carrello medio più alto, di 984 euro, seguita dal Trentino-Alto Adige (916 euro) e dalla Lombardia (844 euro).

A livello nazionale la domanda di rateizzazione dei pagamenti non si differenzia molto, anzi è abbastanza univoca e si assesta sulla durata annuale, pari a 12 mensilitàSe Campania e Sicilia trainano il trend della scelta di rateizzazione su base annuale, la regione in cui è più utilizzato il pagamento a rate della durata di 3 mesi è il Molise, seguito da Valle d’Aosta e Veneto. Lazio, Calabria e Liguria sono invece le regioni in cui è maggiormente richiesto un dilazionamento dei pagamenti fino a 24 mesi.

Se Roma si contraddistingue per una maggiore richiesta di pagamento dilazionato da parte dei consumatori di Soisy (3.907, contro i 2.131 a Milano e 1.539 a Torino), il capoluogo lombardo svetta per un carrello medio superiore alle altre città (876 euro contro 824 euro a Roma e 819 euro a Torino). In tutte e tre le città è invece simile sia il numero di rate scelte per il finanziamento, con una media di 12 rate, sia l’età media degli acquirenti (45 a Roma, 43 a Torino e a Milano).

Identikit dei fan del BNPL

I consumatori italiani che prediligono il pagamento dilazionato hanno una fascia d’età compresa tra i 41 e i 55 anni: l’Emilia-Romagna ha gli acquirenti più giovani, con un’età media di 41 anni, mentre la Sardegna i più maturi, 44 anni. Sebbene la presenza di Soisy risulti equidistribuita su e-commerce che si rivolgono indistintamente a un target maschile e femminile, nel 67% dei casi, a livello nazionale, sono gli uomini a richiedere e ottenere un pagamento digitale dilazionato. Si distinguono Valle d’Aosta, Emilia-Romagna e Piemonte con rispettivamente il 43,81%, il 38,37% e il 36,71% di donne che hanno richiesto un finanziamento a rate, mentre risulta una scelta meno frequente per il target femminile di Basilicata (25,06%), Friuli Venezia Giulia (28,55%) e Calabria (28,62%). Torino ha una percentuale maggiore di donne che usufruiscono di richieste di pagamento dilazionato. Federica Digiorgio, marketing manager di Soisy, ha commentato:

“Il Buy Now Pay Later è una soluzione appetibile per i clienti di tutta Italia con differenze interessanti tra i vari territori di cui merchant e brand devono tenere conto per le loro azioni di marketing. Con carrelli pari a 800 euro, i clienti delle regioni del Mezzogiorno risultano aver adottato più diffusamente questo sistema di pagamento rispetto alle regioni settentrionali. Occorre tuttavia considerare che Lombardia e Lazio, oltre a essere le aree più popolose del Paese, sono anche quelle in cui si è concentrata la maggiore richiesta e finanziamento di pagamenti rateali, anche con carrelli medi superiori, rispettivamente di 844 e 821 euro. Una soluzione di dilazione dei pagamenti su un numero ampio di rate – in media tra le 10 e le 12 su base annuale – offre la flessibilità per finalizzare acquisti con importi medio-alti, agevolando i clienti di varie aree e con differenti capacità di spesa nell’acquisto di prodotti e servizi durevoli”.