(9Colonne) – Roma, 19 mar – Il Sole 24 Ore dedica la sua apertura alla “beffa dei rimborsi” per l’Iva Auto: “Il governo ha stimato 17 miliardi di restituzioni ma i contribuenti non ne avranno più di 4” scrive il quotidiano economico che parla anche di “procedura e calcoli troppo complessi a fronte di importi spesso irrisori”. I motivi del ridimensionamento? “Innanzitutto questi valori sono calcolati sulla base di una detraibilità dell’ Iva al 100 per cento. Ipotesi, questa, assolutamente irrealistica, alla luce dello stesso tenore della sentenza europea. La quale vincola la detraibilità dell’imposta all’inerenza, vale dire all’effettivo utilizzo dei veicoli ai fini dell’attività di impresa o di lavoro autonomo”. “L’Agenzia delle entrate, con il consueto comunicato legge, ha predisposto regole e modulistica per chiedere la restituzione dell’imposta, fissando al 40 per cento la parte di Iva detraibile. Ecco che allora i 17,2 miliardi iniziali non sono in realtà più di 6,9 per i quattro anni interessati al recupero dell’imposta. Inoltre, i conti del Governo dimenticano che una quota di Iva, almeno sugli acquisti dei veicoli, era già detraibile: il che – stima prudenziale – potrebbe ridurre i 6,9 miliardi a poco più di 6,2. Dando anche per vera la quota di 1,2 miliardi imputabile alle maggiori Ipef/Ires/Irap stimata dal governo si arriva a 5 milardi di euro che si di riducono addirittura a 4 se invece si considera un prelievo medio per le dirette intorno al 35 per cento”.