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Coronavirus, identificata la nuova variante Centaurus

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Altro che fine della pandemia. Continua a correre il coronavirus, con gli ultimi dati del bollettino reso noto dal Ministero della Salute ieri che attestano 110.168 i nuovi contagi in Italia e 106 morti su 410.435 i tamponi, tra molecolari e antigenici, processati che fanno rilevare un tasso di positività al 26,8% (ieri 26%).

La nuova variante Centaurus

Il tutto mentre arriva una nuova allerta dai virologi del Regno Unito per una nuova sub-variante del Covid-19 ribattezzata Centaurus: una mutazione BA.2.75 di Omicron, quindi “una variante di una variante” che “sicuramente è una potenziale candidata per prendere il posto della BA.5” oggi più diffusa.

A parlarne al Guardian  è stato il virologo dell’Imperial College di Londra, Tom Peacock. La variante Centaurus è stata rilevata per la prima volta in India a inizio maggio e da allora si è diffusa in una decina di Paesi, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Germania e Canada. La sua capacità di trasmissione sarebbe più elevata della sub-variante Omicron BA.5, già considerata a diffusione estremamente rapida.

Anche l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sta monitorando Centaurus, ma secondo la dottoressa Soumya Swaminathan, capo dell’ufficio scientifico dell’Oms, non ci sono ancora prove sufficienti per valutarne la gravità.

“E’ difficile prevedere l’effetto di tante mutazioni che appaiono in simultanea”, ha detto Peacock al Guardian. “La diffusione della nuova sub-variante “conferisce al virus un ‘carattere jolly’ in cui la somma” delle diverse tipologie virali “potrebbe essere peggiore delle stesse prese individualmente“.

I contagi da coronavirus

Cresce per la quinta settimana di fila il numero di nuovi casi settimanali di Covid-19 nel mondo e nella settimana dal 4 al 10 luglio sono stati segnalati oltre 5,7 milioni di contagi a livello globale, con un aumento del 6% rispetto alla settimana precedente, mentre il numero di decessi settimanali è rimasto stabile sopra quota 9.800. E’ il quadro tracciato dall’ultimo aggiornamento dell’Organizzazione mondiale della sanità, dal quale emerge anche un rallentamento della crescita dei contagi nella regione europea: se nel precedente bollettino era +15%, negli ultimi 7 giorni risulta essere pari a +4%, e l’area mantiene quindi numeri simili alla scorsa settimana, cioè oltre 2,8 milioni di nuovi casi segnalati.