Ricavi solidi e utili ricorrenti per Banca Generali, che alza il velo sui conti trimestrali superando incertezza e volatilità. Dopo un primo trimestre 2022 positivo, il primo semestre dell’anno si è chiuso con un utile netto consolidato di 131,3 milioni di euro, che si raffronta ai 190,1 milioni del corrispondente periodo dello scorso anno (-31%) ma, assicurano dalla banca, il confronto non risulta omogeneo considerando che i primi sei mesi del 2022 sono stati caratterizzati da una delle peggiori crisi finanziarie di sempre, in netta contrapposizione alla fase espansiva dei mercati finanziari dello scorso anno.
Nel dettaglio, l’utile netto ricorrente della banca – che esclude voci di ricavi variabili e altre poste straordinarie – si è attestato infatti a 107,9 milioni, con un progresso del 30% rispetto allo scorso anno. Alla base di questo risultato si pongono la forte spinta alla crescita operata negli anni, la flessibilità del modello di business e una sempre attenta gestione dei costi operativi. La banca scrive in una nota:
“Le gravi tensioni geopolitiche internazionali, le politiche restrittive avviate dalle banche centrali per contrastare le tensioni inflattive e i crescenti timori di recessione economica hanno portato ad una forte contrazione dei mercati finanziari sia azionari (MSCI World: –21,2%, Eurostoxx 50: -19,6%) che obbligazionari (bond europei: –13,1%; governativi Usa: -9,1%) nel semestre appena concluso. In un simile contesto, Banca Generali ha comunque potuto raccogliere i frutti del suo impegno a favore di una maggiore sostenibilità finanziaria dei suoi risultati, sottolineato nel corso del recente avvio del piano strategico 2022-2024”.
Esaminando le principali voci di bilancio si segnala che il margine di intermediazione si è attestato a 314,4 milioni, che si raffronta ai 432,7 milioni dello scorso esercizio. Il risultato è legato ad una forte crescita sia del margine finanziario (67,5 milioni, +22,1%) che delle commissioni nette ricorrenti (231,4 milioni, +8,9%) mentre le commissioni variabili (15,6 milioni, -90,6%) hanno risentito del crollo dei mercati finanziari azionari e obbligazionari del periodo. Al 30 giugno 2022, il CET1 ratio si è attestato al 15,2% e il Total Capital ratio (TCR) al 16,3%. I coefficienti di capitale si posizionano su livelli ampiamente superiori ai requisiti minimi richiesti nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale SREP di 8,0% per il CET1 ratio e 12,3% per il TCR.
Raccolta netta positiva per Banca Generali
Guardando ai risultati commerciali, emerge che le masse totali di Banca Generali a fine semestre sono salite dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, attestandosi a 80,9 miliardi. Le masse, pur registrando un calo del 5,6% da inizio anno, hanno confermato una buona resilienza e solidità, e si confermano alla base del percorso di crescita dimensionale che la Banca sta perseguendo da tempo.
Le soluzioni gestite (fondi/Sicav e contenitori finanziari e assicurativi) hanno raggiunto i 39,8 miliardi (-3,5% anno su anno, -10,0% da inizio anno). Il loro peso è stato pari al 49,2% delle masse totali, in calo rispetto al 51,3% dello scorso anno e al valore di 51,6% di fine 2021. Tra le soluzioni gestite, si sottolinea il progresso delle masse investite in prodotti dedicati alla sostenibilità (ESG): a fine semestre si attestavano a €6,0 miliardi (+1% anno su anno) e rappresentavano il 15,0% del totale, in costante crescita rispetto al 14,3% del primo semestre 2021 e al 14,6% di fine 2021. Le masse in prodotti assicurativi tradizionali (ramo I) sono risultate pari a 15,9 miliardi, pressoché stabili rispetto all’esercizio precedente (-0,3% anno su anno, -2,1% da inizio anno). Le masse amministrate si sono attestate a €25,2 miliardi (+8,6% anno su anno, -0,2% da inizio anno). I conti correnti sono saliti a 12,7 miliardi, in aumento del 6,3% da inizio anno e del 16,7% rispetto al primo semestre del 2021, trascinati da un temporaneo aumento della liquidità a fronte della volatilità dei mercati finanziari nel periodo.
A fine semestre le masse in consulenza evoluta (BGPA) hanno raggiunto 6,7 miliardi (-1,8% anno su anno, -8,0% da inizio anno), per un’incidenza pari all’8,3% delle masse totali. La raccolta netta totale del semestre ha superato i 3 miliardi (-19,7% rispetto allo scorso anno), confermando un solido trend pur in un contesto di mercato particolarmente sfidante. Sostenuti i flussi indirizzati verso soluzioni di risparmio amministrato, per circa 1,3 miliardi, e i nuovi flussi di liquidità depositata presso i conti correnti (0,9 miliardi). Le soluzioni gestite, penalizzate dall’andamento negativo dei mercati, hanno rappresentato il 36,2% della raccolta totale del periodo. Tra queste, si evidenzia il buon risultato – in termini relativi – delle soluzioni gestite di casa (fondi di casa, contenitori finanziari e assicurativi), che hanno inciso per il 64,8% della raccolta in soluzioni gestite del semestre. L’amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha commentato:
“Un secondo trimestre ancora una volta caratterizzato da un grande lavoro dei nostri professionisti, con una raccolta complessiva nel primo semestre di 3 miliardi. La componente ricorrente mostra una buona tenuta grazie alla grande flessibilità del nostro modello di business, alla ripresa del margine di interesse ed alla tenuta della redditività della componente gestita. Inoltre, anche il mese di luglio sta confermando gli ottimi risultati dei mesi precedenti, nonostante la grande incertezza del contesto, grazie al nostro forte posizionamento al fianco delle famiglie nella consulenza finanziaria e nella protezione patrimoniale. L’attenzione operativa e l’impegno nello sviluppo degli importanti progetti del piano industriale hanno contraddistinto questi mesi in cui abbiamo già fatto buoni passi avanti rispetto ai nostri obiettivi progettuali. Questo, unito alle prospettive sui tassi e alla continua innovazione dei nostri servizi e offerta ci rende fiduciosi di poter continuare a crescere centrando gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati”.