(9Colonne) – Roma, 26 gen – Allarme blackout per la prossima estate. “La siccità che sta caratterizzando la stagione invernale – scrive La Stampa in prima pagina – rischia infatti di mettere ancora una volta l’Italia in grave difficoltà, con una disponibilità energetica non in grado di soddisfare i picchi di domanda, trainati da condizionatori e refrigeratori”. “L’ emergenza è sul tavolo del ministero per lo Sviluppo economico che ha messo in campo una vera e propria task force per far fronte a uno scenario che, secondo le prime stime di Terna, potrebbe vedere il Paese alle prese con un’offerta fino ad oltre 8 mila megawatt al di sotto delle possibili punte di domanda, con una carenza del quindici per cento di elettricità. Il quotidiano intervista Alberto Clò, ex ministro dell’ Industria: “È sorprendente che a 4 anni dal grande blackout del settembre 2003 siamo ancora qui a discutere di emergenza energetica” afferma l’economista, tra i massimi esperti italiani di questioni energetiche. “La situazione del 2003 potrebbe ripetersi, anche disponendo di più centrali – afferma -. Quel blackout non avvenne in un momento di picco di domanda. Avvenne di notte, con bassa richiesta di elettricità. I produttori avevano staccato molti impianti e la gestione della rete non funzionò”. Clò nota che “i nuovi produttori per abitudine fanno marciare soltanto per 4500 o 5000 ore annue i loro impianti che potrebbero funzionare per 6 o 7 mila. Non sono interessati a farsi concorrenza sui prezzi, preferiscono produrre il minimo indispensabile vendendolo al prezzo fissato dall’Enel. Quindi non sarebbe strano se una notte ci trovassimo un’altra volta con un numero eccessivo di centrali spente. Il piano di Terna e del governo per evitare nuovi blackout mi sembra buono in sé ma è necessario che tutti i soggetti del sistema facciano la loro parte, inclusi i produttori”.