(9Colonne) – Madrid, 26 mar – La Spagna fa un altro passo sulla strada delle pari opportunità. Questa volta, però, non solo in favore delle donne. Oggi è infatti il primo giorno di applicazione della Legge sull’uguaglianza, varata il 15 marzo scorso dal governo Zapatero. Un provvedimento rivoluzionario che introduce norme quali il diritto alla paternità, riconoscendo al neo-papà la possibilità di trascorrere 15 giorni a casa, e il bilanciamento delle liste elettorali che, dalle prossime consultazioni, non potrà avere liste con più del 60% di candidati dello stesso sesso, uomini o donne che siano. In realtà il provvedimento è entrato in vigore sabato ma, con uffici e aziende chiusi per il fine settimana, sta vivendo oggi la prima giornata di rodaggio. L’impianto della legge prevede tutta una serie di normative che possano permettere ai genitori di seguire la crescita del figlio, conciliando vita privata e lavorativa: si va dalla riduzione dell’orario lavorativo ai sussidi economici per la famiglie, fino ai permessi speciali per i genitori di bambini portatori di handicap. Ma la legge, come detto, stabilisce anche una serie di “paletti” per la politica. Per ora il provvedimento sulla parità delle liste è esteso fino ai comuni con almeno 5000 abitanti ma, dal 2011, entrerà in vigore anche per i comuni più piccoli. Anche le aziende con almeno 250 dipendenti dovranno introdurre, nelle contrattazioni nazionali, piani orientati all’abbattimento delle discriminazioni, con conseguenti premi per quelle imprese che riescono ad equilibrare al meglio il rapporto numerico tra uomini e donne. Gli stessi Cda delle aziende dovranno prevedere la presenza di donne. Non si sottraggono alla nuova legge i mezzi di comunicazione. L’emittenza radiotelevisiva pubblica dovrà equilibrare la presenza di uomini e donne nelle proprie trasmissioni, mentre le emittenti private dovranno varare dei codici di autoregolamentazione per perseguire lo stesso scopo.