La recente tendenza al rialzo di Bitcoin non ha attratto una nuova ondata di utenti attivi, mentre i flussi di scambio suggeriscono anche un “afflusso di capitali relativamente poco brillante”. Lo rileva la società di analisi on-chain Glassnode.
Nell’ultimo numero del rapporto The Week On-chain, gli analisti di Glassnode hanno descritto la mancanza di interesse da parte dei nuovi utenti bitcoin durante il rally tra la fine di giugno e l’inizio di agosto come uno dei principali fattori alla base della sua debolezza. L’incapacità di attirare nuovi utenti attivi è stata “particolarmente evidente tra gli investitori al dettaglio e gli speculatori”, aggiunge lo studio.
Il prezzo realizzato di Bitcoin è pari al valore di tutte le monete circolanti al prezzo in cui sono state acquistate, diviso per il numero di monete in circolazione, ed è spesso considerato il prezzo di pareggio per l’investitore medio di bitcoin.
Glassnode ha anche indicato i flussi di scambio come un altro segno di debolezza fondamentale nel mercato Bitcoin in questo momento. Secondo lo studio, lo slancio mensile dei flussi di cambio segnala ora solo uno scarso interesse da parte degli investitori. “I flussi di cambio sono ora scesi ai minimi pluriennali, tornando ai livelli di fine 2020. Simile ai volumi degli investitori al dettaglio, ciò suggerisce che persiste una generale mancanza di interesse speculativo per l’attività“, afferma il rapporto.
La ricerca precisa che il rally dei prezzi che ha seguito il minimo di giugno nel mercato Bitcoin “non è stato accompagnato da un afflusso significativo di speculatori nel mercato”, il che indica che il rally aveva “poca sostanza alle spalle dal punto di vista della catena”.
In conclusione, Glassnode ha osservato che l’attuale struttura del mercato Bitcoin è “certamente paragonabile al mercato ribassista di fine 2018“. Tuttavia, ha anche avvertito che il mercato “non ha ancora l’inversione di tendenza macro in termini di redditività e afflusso di domanda necessari per un trend rialzista sostenibile”.