Secondo trimestre da incorniciare per i dividendi, che hanno superato i livelli pre-Covid. Nonostante il forte impatto economico provocato dalla pandemia, gli ultimi dati del Janus Henderson Global Dividend Index mostrano che tra aprile giugno i dividendi globali hanno registrato un rialzo dell’11,3% annuale, stabilendo un nuovo record trimestrale assoluto di 544,8 miliardi di dollari. Tenendo conto della robustezza del dollaro Usa e di altri fattori, la crescita sottostante risulta ancora più solida: +19,1%. Nel secondo trimestre il 94% delle società ha aumentato le distribuzioni o le ha confermate.
“Il secondo trimestre è andato appena oltre le aspettative, ma nel resto dell’anno probabilmente non assisteremo a una crescita simile”. Così Ben Lofthouse, head of global equity income. “Gran parte dei guadagni facili è oramai alle spalle, poiché la ripresa post-Covid-19 è pressoché esaurita. Ci troviamo inoltre in una fase di forte decelerazione dell’economia globale e di robustezza del dollaro”.
Janus Henderson ha intanto rivisto leggermente al rialzo le stime annuali e al momento prevede distribuzioni per 1.560 miliardi di dollari nel 2022 rispetto ai 1.540 miliardi attesi lo scorso trimestre. Si tratterebbe di una crescita complessiva del 5,8% anno su anno, equivalente a un aumento dell’8,5% su base sottostante.
Europa e UK trainano la crescita
A livello geografico, i dividendi del periodo in esame sono stati alimentati principalmente da Europa e Regno Unito, che hanno evidenziato una netta ripresa anche per via della rimozione delle restrizioni imposte durante la pandemia dalle banche centrali sui dividendi bancari. Dato che molte società europee (Regno Unito escluso) pagano dividendi una volta l’anno, nel secondo trimestre 2022 molte di esse hanno versato dividendi normali per la prima volta dal 2019. La crescita dei dividendi negli Stati Uniti (+8,3%) è risultata inferiore che nel resto del mondo, ma l’incremento ha fatto comunque segnare un nuovo massimo. E in Italia?
I dividendi in Italia
“Oltre la metà della crescita sottostante del 72,2% delle distribuzioni in Italia è attribuibile alla normalizzazione dei dividendi bancari. Hanno contribuito positivamente anche la ripresa del dividendo da parte di Atlantia, tornato sui livelli pre-pandemia, e il consistente aumento delle distribuzioni di Eni – ha affermato Federico Pons, country head per l’Italia di Janus Henderson Investors. Nessuna delle società nel nostro indice ha operato un taglio. I dividendi in Italia hanno le potenzialità per segnare un anno record in euro, per quanto il totale in dollari non eguaglierà il risultato del 2021 per via del tasso di cambio”.
A livello settoriale, forti incrementi sono stati registrati da parte di compagnie petrolifere, società finanziarie e produttori di auto. Di converso, le distribuzioni dei settori tecnologia e telecomunicazioni sono state frenate rispettivamente dalla riduzione dei dividendi speciali e dal taglio netto operato da AT&T.