Pioggia di ricorsi sull’Opa incrociate su Endesa. Il gruppo Acciona, che sta lavorando a un’offerta pubblica di acquisto sul 100 per cento dell’utility spagnola con Enel, rende noto che ricorrerà contro la Cnmv, la Consob iberica, per il rinvio di sei mesi imposto all’Opa italo-spagnola. Il ricorso sarà fatto all’alta Corte di Madrid. Anche la tedesca E.On chiede all’Alta Corte spagnola di bloccare l’annunciata Opa congiunta di Enel ed Acciona su Endesa. “A Enel ed Acciona dovrebbe essere del tutto proibito di lanciare un’offerta”, afferma l’amministratore delegato di E.On, Wulf Bernotat, in una nota. Acciona e Enel presenteranno intanto alla Consob spagnola l’Opa congiunta su Endesa nella settimana tra il 16 e il 20 aprile prossimi e confidano che l’organismo supervisore la autorizzi prima dei sei mesi inizialmente stabiliti. Lo annuncia il segretario generale di Acciona, Jorge Vega-Penichet, in un’intervista a Europa Press. Intanto il presidente del gruppo elettrico iberico, Manuel Pizarro, spiega che Enel non può avere per motivi legali un rappresentante nel consiglio di amministrazione della società spagnola Endesa. Enel acquista una quota del 9,9 per cento di Endesa lo scorso 27 febbraio e sigla un accordo di scambio per prendere un’ulteriore quota del 14 per cento. Nel frattempo si apprende che l’accordo raggiunto tra E.On e Caja Madrid su Endesa contempla la possibilità di una proroga di due anni, oltre ai due già pattuiti, che potrebbe estendere il termine fino al 2011. E’ quanto emerge da un documento inviato da entrambe le società alla Sec, la Consob statunitense. A questo punto, secondo quanto riferisce anche la stampa spagnola, Caja Madrid mira a restare in Endesa fino al 2011 per appoggiare E.On. Oltre che alla Sec (Endesa è quotata a New York), la modifica dell’accordo con la sua estensione di altri due anni è stata notificata anche alla Cnmv, la Consob spagnola. L’intesa raggiunta il 26 marzo scorso, consiste in un equity swap al prezzo unitario di 40 euro. In sostanza Caja si accorda con E.On per la cessione della propria quota di Endesa, pari al 9,9 per cento. L’accordo, secondo quanto annunciato quattro giorni fa, prevede però un periodo di due anni, alla scadenza dei quali la società tedesca potrà scegliere se pagare cash l’eventuale differenza del valore dei titoli in Borsa o acquistare la titolarità al prezzo di 40 euro per azione, lo stesso offerto in sede di Opa. Intanto “tra tutti gli spettatori della battaglia per il controllo del settore elettrico spagnolo, nessuno è più interessato di Suez”. Lo scrive il Financial Times, che ricorda che l’esito della fusione tra Suez e Gdf dipenderà dalle presidenziali francesi. Enel ha tentato per due volte la scalata di Suez. “Perciò – commenta il giornale – finché E.On ed Enel continueranno a combattere per Endesa, Suez potrà respirare un po’”.
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