(9Colonne) – Roma, 2 apr – Il coordinamento delle emittenti nazionali e locali che promuove i servizi della tv digitale terrestre (Dgtvi) in accordo con il Ministero delle Comunicazioni, si è pronunciato sulla sincronizzazione automatica dei canali sul telecomando. La questione ha dato vita ad accese polemiche tra i gestori della nuova piattaforma, poichè i canali da inserire sui ricevitori degli utenti sono oltre 100, e la programmazione “pilotata” può favorire alcune reti rispetto ad altre. Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, FRT, DFREE e Aeranti Corallo, ovvero gli affiliati all’associazione Dgtvi, hanno concordato il seguente schema di massima: dal numero 1 al numero 9 del telecomando ci saranno nell’ordine Rai, Mediaset e Telecom, secondo un criterio di maggiore ascolto. Dal 10 al 15 le locali, dal 15 al 50 di nuovo le nazionali, poi ancora le locali. Ma questa sequenza non risolve la “guerra del telecomando”. Rimane infatti da assegnare la numerazione che va da 15 a 50, in base a una classificazione non espressa dall’audience ma da altri criteri editoriali e commerciali, sui quali l’intesa non sarà facile.
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