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Elezioni, Conte (Anasf): “Cosa ci aspettiamo dal nuovo governo”

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Il nuovo governo uscente alle elezioni? “E’ fondamentale che sia un governo che possa fare, che non ci siano stallo e problemi organizzativi. Auspico che si vada oltre i contrasti politici e che sia capace di innovare. Servono competenza, entusiasmo e unità di intenti”. Così Luigi Conte (nella foto), presidente di Anasf (Associazione nazionale consulenti finanziari), alla conferenza stampa dell’associazione del 21 settembre scorso. Il numero uno dell’Associazione nazionale dei consulenti finanziari assicura: “Anasf sarà a disposizione per dare un contributo fattuale, come sempre. L’importante è non sprecare tempo, che è una risorsa irriproducibile, ed è il peggiore dei delitti per chi ha responsabilità di governo”.

Quanto alle azioni indispensabili da parte del nuovo esecutivo, per Conte le priorità sono tre: semplificare, ridurre la burocrazia, attirare i giovani dall’estero. Per quanto concerne il mondo del risparmio, Anasf si augura due interventi: omologazione della tassazione fiscale sul risparmio; una comunicazione orientata all’educazione finanziaria sui titoli di Stato, che non devono essere rappresentati come “la panacea di tutti i mali: va educato il cittadino a una scelta consapevole, non presentargli una soluzione”. In conferenza stampa, Anasf ha presentato la sua nuova scuola di formazione associativa.

In merito alla difficile situazione sia economica che finanziaria del nostro paese, Conte ha denunciato: “Prima si usciva dai mercati per paura. Oggi molte famiglie devono farlo per far fronte all’aumento delle spese quotidiane. E’ importante accrescere il valore delle riserve monetarie, per far fronte alle spese impreviste causate dall’inflazione e dall’aumento dei costi dell’energia. Il futuro incerto genera maggiore preoccupazione quindi sempre più importanti accantonamenti e sostegno ai figli”.

La scuola di formazione associativa

La scuola associativa è nata perché “invece di informare sulle attività di Anasf, abbiamo deciso di occuparci di temi importanti. Prima i dirigenti locali fungevano da formatori, e i corsi tendevano più a informare che a formare. Abbiamo quindi invitato delle persone anche esterne alla nostra scuola di formazione. I relatori si sono prestati con entusiasmo e gratuitamente alla nostra iniziativa”, ha spiegato Conte. Lorenzo Alfieri, country head uscente di J.P. Morgan Asset Management, società che da anni accompagna Anasf, ha definito la scuola “un esperimento, un laboratorio. Lo riteniamo utile e sfidante per tutti perché può definire un modello di scuola di formazione associativa”.

I destinatari dei corsi sono i dirigenti di Anasf, ossia circa 150 persone: gli organi nazionali e i livelli apicali dei 19 comitati territoriali. “Le figure sono apicali in termini di carica oppure di competenze, per cui ad esempio tra i destinatari rientra il responsabile dell’educazione finanziaria di Anasf”, ha precisato Germana Martano, direttrice generale di Anasf . La formazione, partita in modalità fisica a Milano il 21 settembre scorso, si chiuderà oggi. La partecipazione ai corsi è facoltativa e gratuita. I temi trattati saranno: associazionismo, rappresentanza e partecipazione, industria, relazioni istituzionali, Enasarco,  Ocf, Confesercenti,  Efpa Italia, punto sui mercati, psicologia del leader, piano di azione di Anasf. Tra i relatori figurano Lorenzo Alfieri, lo psicologo Raffaele Morelli, la Fondazione Luigi Einaudi, Alfonsino Mei (presidente di Enasarco), Marco Deroma (presidente di Efpa Italia), Maria Paola Toschi (executive director e market strategist in J.P. Morgan Asset Management).

Cosa ha fatto Anasf dal 2020 a oggi

La conferenza stampa di Anasf del 21 settembre scorso è stata la prima dopo la pandemia. Da allora, numerose sono state le azioni concrete svolte da Anasf. Da marzo 2020 l’associazione si è occupata di aiuti legati al coronavirus per i consulenti finanziari. Nel novembre 2020 ha ripreso l’attività divulgativa e culturale con un corso in preparazione dell’esame Efpa Esg Advisor, attraverso una piattaforma digitale realizzata dalla Sda Bocconi, rivolto ai consulente finanziari. Il 28 luglio 2021 Anasf e Confesercenti hanno siglato protocollo politico d’intesa, per rafforzare la voce dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede. Il 25 gennaio 2022 Alfonsino Mei di Anasf è diventato presidente di Enasarco. “Un’impresa difficile, dopo l’entrata in punta di piedi di Anasf un decennio fa”, ha rivendicato Conte.

Per quanto riguarda l’attività politica di Anasf, nel dicembre 2021 la Commissione Ue ha aperto nel maggio 2021 una consultazione per redigere una strategia per gli investimenti al dettaglio in Europa. Anasf ha partecipato inviando le sue osservazioni. Nel luglio 2022 Odile Robotti, Alma Foti e Susanna Cerini di Anasf hanno condotto un workshop per le dirigenti dell’associazione su tematiche di genere.

Per favorire il ricambio generazionale, Anasf ha introdotto delle agevolazioni per i consulenti finanziari sotto i 41 anni: un contributo di 104 euro a persona a fronte dell’acquisto di beni strumentali e servizi funzionali alla formazione e relativi all’attività professionale. L’agevolazione è riservata ai giovani under 41 iscritti ad Anasf o che si iscrivano nei periodi di riferimento. “Si possono usare i fondi europei per trattenere i giovani in Italia o importarli dall’estero e Anasf vuole farseli assegnare, in un’ottica di rinnovamento generazionale”, ha affermato il suo presidente. Ad oggi, solo il 3-4% dei consulenti finanziari iscritti ad Anasf ha meno di 30 anni e il 13% degli iscritti ha meno di 40 anni. “Entro il termine del mio mandato, intendo raddoppiare le iscrizioni dei consulenti sotto i 30 anni“. Anasf ad oggi conta oltre 12 mila iscritti. “Vorrei incrementarli del 20% entro la fine della mia legislatura”, ha promesso Conte. Che ha evidenziato che gli incentivi economici non bastano a trattenere i giovani: “Servono progetti concreti e far capire loro i progetti di vita che si possono costruire tramite la professione del consulente finanziario. In tal senso, è importante la narrazione del valore della professione. Per quello vorremmo inviare nelle scuole i nostri dirigenti, per raccontare ai giovani la professione”.