Economia

Inflazione, Stellantis eroga un maxi bonus ai dipendenti della Francia

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Stellantis elargirà un sostegno finanziario fino a 1.400 euro (1.350 dollari) alla maggior parte dei suoi dipendenti in Francia per aiutarli a far fronte all’aumento dell’inflazione. La crisi del costo della vita in tutta Europa sta esercitando una pressione al rialzo sugli stipendi, in quanto le aziende di tutto il continente devono far fronte alle richieste dei lavoratori per attutire l’impatto dell’inflazione. Nell’ambito della sua iniziativa, Stellantis anticiperà a dicembre anche le trattative salariali in Francia, inizialmente previste per l’inizio del prossimo anno, come  ha dichiarato la casa automobilistica dopo i colloqui con i sindacati.

Gli aiuti di Stellantis ai dipendenti francesi comprenderanno il pagamento di un bonus una tantum e la possibilità di convertire in denaro tre giorni di ferie per gli straordinari. Circa il 60% dei lavoratori avrà diritto al sostegno massimo, mentre il 20% avrà diritto a un aiuto di 1.100 euro. Il 20% dei lavoratori che guadagnano di più non riceverà nulla.

“Le proposte avanzate dalla direzione e condivise con le parti sociali consentono di aumentare il potere d’acquisto dei nostri dipendenti al di sopra del livello dell’inflazione”, ha dichiarato Bruno Bertin, direttore delle risorse umane di Stellantis.

Un portavoce del gruppo automobilistico franco-italiano ha dichiarato a Reuters che Stellantis stava gestendo il tema dell’inflazione paese per paese e che avrebbe avviato colloqui simili in Italia nelle prossime settimane.

“Ogni paese è specifico, sia dal punto di vista della legislazione che dell’inflazione”, ha detto il portavoce, lasciando anche aperta la porta a mosse simili in altre aree. “Stiamo lavorando in modalità di co-costruzione con i nostri partner sindacali, rispettando le normative, i vincoli e le tempistiche locali, al fine di formulare le migliori proposte per tutelare sia gli interessi dell’azienda che quelli dei dipendenti”.

Stellantis opera e produce in diversi Paesi del mondo, tra cui Italia, Polonia, Stati Uniti e Canada. La casa automobilistica concorrente in Francia, la Renault, la scorsa settimana ha offerto al personale oltre 1.000 euro di pagamenti straordinari, mentre il rivenditore Carrefour ha offerto un aumento di stipendio del 2,5% insieme a un pagamento una tantum di 100 euro a ottobre e a uno sconto sugli acquisti, come hanno dichiarato i sindacati.

Caro vita: le iniziative in Italia

In Italia, Stellantis e i sindacati stanno avviando le trattative per il rinnovo del contratto della maggior parte dei dipendenti del gruppo nel Paese, in scadenza a fine anno. I sindacati dovrebbero presentare la loro proposta per il nuovo accordo, anche per quanto riguarda gli aumenti salariali, il mese prossimo.

Rimanendo nel nostro paese, contro il caro vita le aziende si stanno muovendo in ordine sparso, Pochi giorni fa Intrum, società di servizi al credito e asset manager che fa capo per il 49% al Gruppo Intesa Sanpaolo, ha reso noto che distribuirà ai propri dipendenti un bonus straordinario di 600 euro.

L’intenzione è dare un segnale tangibile della vicinanza dell’azienda ai nostri collaboratori, il nostro asset principale, che si trovano ad affrontare un complesso scenario macroeconomico e una significativa crescita dei prezzi dei beni di consumo”, afferma Alberto Marone, amministratore delegato di Intrum in Italia, spiegando “il bonus straordinario sarà accreditato attraverso il portale welfare della società dove si potranno acquistare beni e servizi in maniera semplice, innovativa e immediata”.

Dopo il bonus da 200 euro, il Governo italiano ha varato una nuova misura di sostegno per lavoratori e pensionati, che devono far fronte all’impennata dell’inflazione. Parliamo del bonus 150 euro, che agisce su gran parte della platea di beneficiari del precedente aiuto ma con una differenza sostanziale per quanto riguarda il reddito massimo di chi può richiedere  il sostegno, che è stato abbassato a 20 mila euro annui, dai 35 mila che invece erano previsti per ottenere il primo bonus. E’ quanto prevede il Dl Aiuti ter, che stanzia circa 3,2 miliardi per il sussidio.