Nadef: Pil forte revisione al ribasso outlook 2023, crescerà di appena +0,6%. Deficit Pil in calo al 3,4%
Il Consiglio dei ministri del governo di Mario Draghi ha approvato la NaDef, Nota di aggiornamento al Def, prevedendo per il 2023 una crescita del Pil pari ad appena +0,6% su base annua, ben al di sotto dell’espansione pari a +2,4% che era stata stimata dal Def di aprile, a causa del rallentamento previsto per il ciclo dell’economia di tutto il mondo e dell’Europa.
Le stime sul deficit-Pil del 2023 sono state invece migliorate al 3,4%, rispetto all’obiettivo programmatico del 3,9%. Nella Nadef si legge che le stime “sono improntate, come per i precedenti documenti di programmazione, a un approccio prudenziale e non tengono conto dell’azione di politica economica che potrà essere realizzata con la prossima legge di bilancio e con altre misure”.
“Queste previsioni – si legge nel documento – sono improntate, come per i precedenti documenti di programmazione, a un approccio prudenziale e non tengono conto dell’azione di politica economica che potrà essere realizzata con la prossima legge di bilancio e con altre misure”.
Il debito-Pil dell’Italia, stimato in calo nel 2022 al 145,4% dal 150,3% del 2021, è previsto in ulteriore flessione nei prossimi anni, fino a scendere al 139,3% nel 2025.
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La Commissione europea ha approvato l’acquisizione esclusiva di Pavilion da parte di Shell, concentrandosi sul commercio di gas naturale liquefatto in Asia ed Europa. La decisione non solleva preoccupazioni di concorrenza, grazie alla limitata posizione di mercato delle due aziende combinate.
Wall Street registra un’apertura positiva grazie ai dati sull’inflazione che risultano in linea con le attese. A novembre, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% rispetto al mese precedente, segnando il rialzo maggiore in sette mesi. Nonostante i dati, la Federal Reserve appare intenzionata a operare un taglio dei tassi d’interesse.
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