Indici azionari in buon rialzo a meta’ seduta sostenuti dal favorevole flusso di trimestrali societarie e dai dati macroeconomici che hanno segnalato una dinamica dell’inflazione sotto controllo e una ripresa del comparto immobiliare. Il Dow Jones avanza dello 0.51% a 12785, l’S&P500 dello 0.33% a 1473, il Nasdaq guadagna lo 0.10% a 2519.
L’indice industriale si e’ portato leggermente sopra il massimo di chiusura segnato lo scorso 20 febbraio di 12786 punti per poi ritracciare immediatamente; il record intraday e’ a quota 12845.
Nel mese di marzo i prezzi al consumo sono risultati in rialzo dello 0.6%, in linea con le attese degli analisti. Si tratta del maggiore incremento dall’aprile 2006, ma l’avanzamento inferiore alle attese del tasso “core” (+0.1% contro +0.2%) ha temporaneamente rassicurato gli investitori, ultimamente preoccupati dall’idea di un ritocco al rialzo dei tassi d’interesse da parte della Fed per via dell’incremento smisurato dei prezzi. Gia’ la scorsa settimana i prezzi alla produzione
avevano offerto alcuni segnali incoraggianti.
Nel settore immobiliare, da mesi ormai sotto pressione, si e’ assitito ad un avanzamento dei nuovi cantieri edili e delle licenze di costruzione, il che fa sperare in una stabilizzazione del settore. Negativa, invece, la produzione industriale di marzo, in flessione dello 0.2% dopo essere salita dell’1% nel mese precedente.
Segnali incoraggianti sono emersi dal comparto societario. Aziende come Coca-Cola ([[KO]]), Dow Jones & Co. ([[DJ]]), Mellon Financial ([[MEL]]), Northern Trust ([[NTRS]]) e Wells Fargo ([[WFC]]) hanno tutte battuto le attese su utili e ricavi stimati dagli analisti. Bene anche il colosso farmaceutico Johnson & Johnson ([[JNJ]]).
C’e’ trepidazione ora tra il pubblico investitore per i bilanci fiscali dei colossi hi-tech Intel ([[INTC]]), Yahoo! ([[YHOO]]) e IBM ([[IBM]]) che verranno diffusi in tarda serata, subito dopo la chiusura delle borse.
Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER
Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio si sta spingendo al rialzo, oltre la soglia dei $64 al barile. In avvio i futures con consegna maggio segnano un progresso di 45 centesimi a $64.02.
Sul valutario, l’euro e’ salito a 1.3559 nei confronti del dollaro, a sua volta ai minimi di 15 anni nei confronti della sterlina inglese (2.0050). In lieve ribasso l’oro: i contratti sul metallo prezioso arretrano di $0.80 a $693.70 l’oncia. In progresso i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.6860%.