A meta’ giornata i listini azionari si muovono in direzioni diverse, comunque non troppo distanti dalla parita’. Il Dow Jones guadagna lo 0.10% a 12782, l’S&P500 e’ stabile a 1471, il Nasdaq, appesantito dalle contrastate trimestrali, si muove in ribasso dello 0.29% a 2510.
Ad inficiare sulla performance del listino tecnologico sono le deboli prove di Yahoo! ([[YHOO]]) e IBM ([[IBM]]). Nell’after hour di ieri il colosso media online ha riportato un calo dell’11% dei profitti nei primi tre mesi dell’anno, deludendo le attese degli analisti, che avevano pronosticato un recupero dei risultati fiscali grazie al lancio del nuovo sistema di ricerca online Panama che, stando ai numeri, non sembra aver ancora dato, per il momento, i risultati sperati. Dura la risposta del pubblico: il titolo arretra di oltre l’11%.
Negativa anche la performance del colosso informatico IBM ([[IBM]]) che nonostante la trimestrale in linea con le stime deve fare i conti in mattinata con la serie di downgrade lanciata da numerose banche d’affari a causa di alcune preoccupazioni relative alla spesa nel comparto nei prossimi mesi. In chiaroscuro la trimestrale del colosso dei cellulari Motorola ([[MOT]]): i profitti si sono attestati a livelli migliori del consensus ma l’outlook emesso per il periodo che si concludera’ a giugno e’ risultato inferiore alle attese.
Sale invece di quasi un punto percentuale e mezzo il colosso dei chip Intel ([[INTC]]), forte dei numeri migliori delle stime.
Tra i titoli del Dow Jones segnali incoraggianti sono giunti dai bilanci del colosso finanziario JP Morgan ([[JPM]]), dalla conglomerata industriale United Tech ([[UTX]]). Gia’ ieri sia il colosso delle bibite Coca Cola ([[KO]]) che quello farmaceutico Johnson & Johnson ([[JNJ]]) avevano battuto le attese degli analisti.
I settori in maggiore rialzo includono: Semiconduttori +2.9%, Costruzioni +2.6%, Aereo +2.3%, Ferroviario +2.1%; quelli in maggiore calo sono: Gomme e pneumatici -3.1%, Carbone -3.0%, Servizi e Software Internet -2.8%.
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Con riferimento al comparto energetico, il petrolio e’ stabile intorno ai $63 al barile. Nei primi minuti, i futures con consegna maggio segnano un progresso di 9 centesimi a $63.19. I dati sulle scorte settimanali hanno evidenziato un inatteso calo delle riserve di greggio(Visita la sezione Target News
per i dettagli).
Sul valutario, l’euro e’ salito ad un soffio da quota $1.36 nei confronti del dollaro (a sua volta crollato ai minimi di 26 anni rispetto alla sterlina inglese). Tra i metalli, in lieve rialzo l’oro: i futures con consegna giugno sono in progresso di $1.30 a $693.80 all’oncia. In rialzo i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.6520%.