Gli italiani si rivolgono sempre più all’e-commerce per gli acquisti: nel solo mese di settembre, il fatturato è stato pari a 185 milioni con una crescita del +13,7% su base annua, confermandosi così il canale distributivo con crescita maggiore. Nei primi nove mesi, il giro d’affari è risultato pari a 1,4 miliardi di euro (+9% sullo stesso periodo dello scorso anno), secondo solo ai discount (10,4%). È quanto emerge dallo “Lo scenario dell’e-commerce nel Largo Consumo” di NielsenIQ, che evidenzia mensilmente l’andamento a consuntivo dei consumi e delle abitudini di acquisto delle famiglie italiane in relazione agli acquisti online. I dati rivelano, infatti, che l’online si sviluppa – sia nel progressivo sia nel singolo mese di settembre – più velocemente del canale offline in Italia.
Quante famiglie utilizzano l’e-commerce
Ad oggi, le famiglie italiane che hanno acquistato prodotti di largo consumo online sono 10,8 milioni, pari al 42% dei nuclei familiari (rilevazione trimestrale). Per questo gruppo, l’e-commerce rappresenta quasi il 10% della spesa complessiva nei prodotti grocery. La penetrazione nelle quattro aree NielsenIQ vede una concentrazione maggiore nelle aree del Nord, ma con un Sud Italia in crescita e recupero.
I mesi di luglio, agosto e settembre del 2022 evidenziano tendenze di crescita dell’e-commerce molto alte, in alcuni casi superando sempre la doppia cifra in tutte le aree NielsenIQ e in generale cresce in tutte e 20 le regioni d’Italia. Inoltre, nella settimana terminante al 17 luglio 2022 l’e-commerce del largo consumo è cresciuto del 69,7%, grazie anche a importanti iniziative promozionali esclusive del mondo online.
Le aree del centro-sud a settembre sono quelle che crescono a ritmi più veloci, con un’Area 4 (Abruzzo, Molise Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) al 30,2% che cresce 6 volte più velocemente rispetto all’area 1 (Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) con il 5,9%.
Cosa comprano online gli italiani
Nel mese di settembre, la crescita dell’e-commerce è guidata principalmente dal comparto pet (animali) e dalla cura della persona, settori digitalmente molto più sviluppati rispetto ad altri, che continuano a registrare tassi di crescita tra il 20% ed il 30%. Bene anche le performance del cibo confezionato, che registra un +15,2%, mentre frena leggermente il comparto bevande (-1,2%) – in maggioranza alcoliche – in virtù del ritorno al consumo fuori casa da parte degli italiani.