Economia

Benzina: prorogato il taglio di 30 centesimi fino al 18 novembre

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Prorogato al 18 novembre il taglio delle accise sui carburanti. Lo ha previsto il decreto legge approvato oggi ieri dal governo Draghi, nell’ultimo consiglio dei ministri convocato prima di passare la mano al nuovo esecutivo di centrodestra.

Lo ‘sconto’ fiscale, ricordiamo, prevede un taglio dell’accisa su benzina e diesel da 25 centesimi al litro, che considerando l’effetto anche sull’Iva (che viene calcolata sul prezzo comprensivo di accisa) si traduce in uno sconto di circa 30 centesimi per il consumatore.

Sul Gpl il taglio vale 8 centesimi di accisa e poco meno di 10 centesimi complessivo, mentre sul metano si prevede l’azzeramento dell’accisa con la riduzione dell’Iva al 5%. Il costo dell’operazione di taglio è quantificato in circa 900 milioni al mese, per cui l’estensione odierna potrebbe comportare una spesa di poco inferiore al mezzo miliardo.

I prezzi della benzina oggi

La nuova proroga è arrivata in una giornata di calma sulla rete dei distributori, con Quotidiano energia che ha fotografato il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self a 1,704 euro/litro (1,705 il dato di ieri), con i diversi marchi compresi tra 1,691 e 1,714 euro/litro (no logo 1,697). Il prezzo medio praticato del diesel self è a 1,892 euro/litro (contro 1,894), con le compagnie tra 1,875 e 1,900 euro/litro (no logo 1,897). Il trend degli ultimi giorni è stato però di rialzo dei prezzi.

Come abbiamo detto, con il nuovo decreto legge il termine viene differito al 18 novembre 2022. Sarà poi il nuovo governo di centrodestra a prevedere, risorse permettendo, un nuovo intervento magari di più lunga durata. Anche se la strada sembra tutta in salita. Se è vero che il taglio delle accise ha ridotto sensibilmente il costo finale per gli automobilisti, ha però fatto calare anche le entrate tributarie per le casse dello Stato.