Il sentore di una tempesta in arrivo era nell’aria. Ieri è arrivata la conferma nei conti. L’avventura del Metaverso sta mandando a picco i conti di Meta (ex Facebook). Nei primi nove mesi dell’anno, la divisione Reality Labs di Meta ha accumulato perdite per 9,4 miliardi di dollari. Una cifra enorme che va ad aggiungersi al crollo degli utili del terzo trimestre, causato dal calo della pubblicità, tuttora motore del business del gruppo. E, a quanto pare, non tratta di un problema circoscritto: Meta ha previsto ulteriori scivoloni nel quarto trimestre in corso.
Outlook deludente
L’amministratore delegato, Mark Zuckerberg, ha detto che “anche se affrontiamo difficoltà nel breve periodo sui ricavi, i fondamenti ci dicono che tornerà una forte crescita dei ricavi”.
Meta a picco in borsa
Pesanti le ripercussioni sul titolo: nell’after-hours a Wall Street la performance di Meta Platforms è arrivata a cedere il 19,66% a un prezzo teorico di 104,30 dollari per azione. Ieri, in attesa dei conti e sulla scia del tonfo delle altre Big Tech americane, le azioni avevano lasciato sul campo il 5,59% a 129,82 dollari. La capitalizzazione di mercato è scesa a 348,898 miliardi di dollari. Molti analisti continuano a essere scettici sulle prospettive della società per questo e il prossimo anno: Bank of America, per esempio, ha recentemente tagliato il suo rating.
Il primo visore di Meta-Facebook arriva in Italia
Sempre ieri è arrivata la notizia che il visore Meta, presentato da Mark Zuckerberg l’11 ottobre scorso durante l’evento Connect, è sbarcato sul mercato italiano. Le consegne, stando al sito di Meta, sono pressoché immediate.
“Grazie alle sue innovative caratteristiche hardware, Meta Quest Pro consente un’ampia gamma di nuove esperienze di virtual reality e mixed reality” spiega il team di Meta in occasione dell’arrivo del gadget in Italia. “Per esempio, pur lavorando da casa e quindi trovandosi alla propria scrivania, utilizzando il proprio mouse e la propria tastiera, sarà possibile condurre una riunione attorno a un grande tavolo con tutto il team, vedendo anche le diverse espressioni sui volti dei propri colleghi”.