Il rialzo dei tassi dello 0,75% deciso la scorsa settimana dalla Bce avrà un impatto significativo sulle rate e sui tassi di riferimento per prestiti e mutui. Ma di quanto? Secondo le stime del Codacons, l‘aumento sui mutui a tassi variabile sarà tra salirà tra i 40 e i 50 euro, considerando un importo compreso tra i 125mila e i 150mila euro.
Se però si considerano tutti gli incrementi imposti dalla Banca Centrale Europea negli ultimi mesi, la rata mensile di un mutuo a tasso variabile salirà complessivamente tra i 120 e i 150 euro rispetto a quanto pagato lo scorso anno, con ripercussioni sulle famiglie comprese tra i +1.440 e +1.800 euro all’anno.
Discorso diverso per i mutui a tasso fisso preesistenti: per questi ultimi non ci saranno modifiche, ma per quelli che accedono ora questa tipologia di mutuo il tasso risulta sensibilmente più costoso rispetto alle condizioni in vigore solo un anno fa: per un nuovo mutuo a tasso fisso da 200 euro della durata di 20 anni, si arriva ad una differenza fino ad un massimo di 3.100 euro l’anno. Il presidente Carlo Rienzi ha detto:
“Avevamo previsto lo scorso agosto la stangata sui mutui che sarebbe scattata in autunno, e purtroppo i nostri timori hanno trovato conferma – – L’incremento del costo dei finanziamenti si aggiunge così al caro-bollette e all’emergenza prezzi, aggravando ulteriormente i conti degli italiani: ciò apre un altro pericoloso fronte, quello dei ritardi nei pagamenti delle rate da parte delle famiglie in difficoltà, schiacciate dall’emergenza energia, da un’inflazione alle stelle e ora anche da mutui sempre più cari e difficili da pagare”.
Per il portavoce del Codacons, Stefano Zerbi ha aggiunto che “occorrerà attendere qualche giorno per capire in quale misura la recente decisione della Bce modificherà il mercato dei mutui e l’impatto preciso sui mutui già accesi dagli italiani. Ciò che è certo, è che l’aumento varato dalla Bce, seppur finalizzato a contenere l’inflazione, arriva in un momento in cui le famiglie sono assediate dal caro-bollette e da una crescita record dei prezzi al dettaglio. Un aggravio di spesa aggiuntivo che impoverirà gli italiani e aumenterà il rischio di ritardi nei pagamenti delle rate, con i nuclei più in difficoltà che a fine mese dovranno scegliere se pagare le bollette o la rata del mutuo”.
Le migliori offerte di mutui sul mercato
In attesa degli aumenti, il Codacons ha verificato le migliori offerte presenti oggi sul mercato dei mutui, confrontandole con quelle in vigore lo scorso anno.
Il tasso di riferimento per i mutui fissi è passato da 0,40 del settembre 2021 per i mutui di 20 anni al 2.79% attuale, per i mutui di 25 anni dallo 0,51% al 2.58%, per i trentennali dallo 0,48% al 2.41%.
Nel caso dei mutui variabili, invece, il tasso di riferimento è quello dell’Euribor che il 27 settembre 2021 era pari a -0,55% per un mese e -0,54% per i tre mesi mentre al 27 ottobre 2022 è salito rispettivamente all’1,13% e all’ 1,61%.