Dalle parole ai fatti. E’ arrivato per Meta (la società proprietaria di Facebook) il momento di tagliare il personale annunciato poco tempo fa. Si tratta della prima grande riduzione di personale nella storia dell’azienda, che coinvolge oltre 11 mila dipendenti.
La lettera di Zuckerberg
Un depresso Zuckerberg si è dichiarato l’unico responsabile dei passi falsi dell’azienda e che il suo eccessivo ottimismo sulla crescita ha portato a un eccesso di personale. Meta ha dichiarato di avere più di 87 mila dipendenti alla fine di settembre. Nella lettera pubblicata dal ceo, si rende noto che Meta licenzierà il 13% del suo personale, ovvero più di 11.000 dipendenti. “Oggi condivido alcuni dei cambiamenti più difficili che abbiamo fatto nella storia di Meta”, ha dichiarato Zuckerberg nella lettera che annuncia i tagli. E ha aggiunto:
“Ho deciso di ridurre le dimensioni del nostro team di circa il 13% e di lasciare andare più di 11 mila dei nostri dipendenti. Stiamo inoltre adottando una serie di misure aggiuntive per diventare un’azienda più snella ed efficiente, tagliando le spese discrezionali ed estendendo il blocco delle assunzioni fino al primo trimestre”.
Zuckerberg ha dichiarato che Meta sta effettuando riduzioni in tutti i dipartimenti e che prevede di assumere meno persone nel 2023. E precisato:
“È un momento triste e non c’è modo di evitarlo. A coloro che se ne vanno, voglio ringraziarvi ancora una volta per tutto quello che avete messo in questo posto”.
I dipendenti interessati riceveranno 16 settimane di stipendio più due settimane aggiuntive per ogni anno di servizio, ha dichiarato Zuckerberg. Meta coprirà l’assicurazione sanitaria per sei mesi. Come siamo arrivati a questo punto? Scrive nella sua missiva Zuckerberg:
“All’inizio del Covid, il mondo si è rapidamente spostato online e l’impennata dell’e-commerce ha portato a una crescita dei profitti fuori scala. Molti prevedevano che questa sarebbe stata un’accelerazione permanente che sarebbe continuata anche dopo la fine della pandemia. Anch’io l’ho pensato e ho deciso di aumentare in modo significativo i nostri investimenti. Purtroppo, le cose non sono andate come mi aspettavo. Non solo il commercio online è tornato alle tendenze precedenti, ma la flessione macroeconomica, l’aumento della concorrenza e la perdita di segnale degli annunci hanno fatto sì che i nostri ricavi fossero molto più bassi di quanto mi aspettassi. Ho sbagliato e me ne assumo la responsabilità.
In questo nuovo contesto, dobbiamo diventare più efficienti dal punto di vista del capitale. Abbiamo spostato più risorse su un numero ridotto di aree di crescita ad alta priorità, come il nostro motore di scoperta dell’intelligenza artificiale, le nostre piattaforme pubblicitarie e commerciali e la nostra visione a lungo termine per il Metaverso. Abbiamo tagliato i costi in tutta l’azienda, riducendo i budget, i benefit e il patrimonio immobiliare. Stiamo ristrutturando i team per aumentare la nostra efficienza. Ma queste misure da sole non basteranno a far sì che le nostre spese siano in linea con la crescita dei ricavi, quindi ho anche preso la difficile decisione di licenziare delle persone“.
Meta in borsa
Meta ha visto le sue azioni crollare del 72% quest’anno, mentre cercava di lanciare una nuova strategia incentrata sulla costruzione del Metaverso, in cui sta investendo molto. Questa pesante scommessa è costata alla società 9,4 miliardi di dollari nel 2022 e l’azienda prevede che le perdite “aumenteranno significativamente di anno in anno”. Il suo valore di mercato è ora inferiore a 260 miliardi di dollari.
I licenziamenti arrivano in un momento difficile per Meta, che a fine ottobre ha fornito indicazioni deboli sui risultati del quarto trimestre, spaventando gli investitori e facendo crollare le azioni di quasi il 20%. Gli investitori sono preoccupati dell’aumento dei costi e delle spese di Meta, che nel terzo trimestre sono aumentati del 19% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 22,1 miliardi di dollari. Nel terzo trimestre il fatturato complessivo di Meta è diminuito del 4% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 27,71 miliardi di dollari, mentre l’utile operativo è sceso del 46% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 5,66 miliardi di dollari.
Gli altri licenziamenti nelle società tecnologiche Usa
La notizia arriva dopo che anche Twitter, in seguito all’acquisizione da 44 miliardi di dollari da parte di Elon Musk, ha licenziato metà della sua forza lavoro dal team comunicazione fino a quello di cura dei contenuti, dal prodotto all’ingegneria. Tuttavia, domenica Bloomberg ha riferito che Twitter stava contattando decine di dipendenti che avevano perso il lavoro, chiedendo loro di tornare. Anche Microsoft ha licenziato circa 1.000 dipendenti in diverse divisioni a ottobre, secondo Axios. Nell’infografica sotto vediamo i licenziamenti delle società tecnologiche da inizio anno.