Economia

Elezioni di midterm Usa, i Democratici mantengono il controllo del Senato

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Alla fine la temuta onda rossa non c’è stata. Alle elezioni di midterm degli Stati Uniti, i Democratici hanno mantenuto il controllo del Senato grazie alla cruciale vittoria in Nevada di Catherine Cortez Masto. La sua rielezione porta il numero dei Democratici eletti al Senato a 50 contro i 49 Repubblicani, il che consente al partito di Joe Biden di mantenere il controllo della camera alta del Congresso a prescindere dall’esito del ballottaggio in Georgia del prossimo mese, in virtù del potenziale voto decisivo della vicepresidente Kamala Harris. Il controllo dei democratici al Senato è un duro colpo per il Partito Repubblicano, che puntavano a ottenere il controllo del Congresso in occasione delle elezioni di metà mandato, che in genere favoriscono il partito all’opposizione.

“Abbiamo la maggioranza”, ha esultato Joe Biden dalla Cambogia prima di volare al G20 di Bali, dove si presenta politicamente rafforzato dalla vittoria alle midterm. “Ora ci concentriamo sulla Georgia“, ha aggiunto il presidente, mostrandosi fiducioso sull’esito del ballottaggio del 6 dicembre fra il democratico Raphael Warnock e il repubblicano Herschel Walker, che a questo punto però non è più decisivo.

La temuta avanzata dei repubblicani alla fine non c’è stata e il Grand old party ha incassato sonore sconfitte in Pennsylvania e Nevada, due swing state per eccellenza, ma anche nella repubblicana Arizona. Alla Camera poi, dove si aspettavano di stravincere, i conservatori potrebbero spuntarla solo per una manciata di seggi: il conteggio dei voti prosegue e al momento la destra ha 211 voti e i Democratici 204, sui 218 necessari per la maggioranza.

L’importanza delle elezioni di midterm

Perché sono così importanti le elezioni di midterm? “Chi controlla la Camera o il Senato, controlla l’agenda”, afferma Gary Nordlinger, professore di politica alla George Washington University.

La vittoria dei Democratici alle elezioni di midterm 2022 è un evento storico, perché solitamente a metà mandato il Governo in carica inizia a scricchiolare. Quest’anno invece il dato politico che emerge chiaramente è la tenuta di Joe Biden e l’inizio di una riflessione all’interno del  partito Repubblicano sulla leadership di Donald Trump, che ha già dichiarato di volersi ricandidare nel 2024, arginando le pretese del governatore della Florida Ron De Santis. Quest’ultimo, invece, riconfermato nel suo ruolo con una valanga di voti, ha sigillato il suo status di astro nascente più brillante dei Repubblicani.