Banca Ifis: risultati superiori alle attese grazie a NII e minori costi. Equita conferma Hold
Risultati superiori alle attese grazie a NII e minori costi per Banca Ifis. A livello divisionale, Equita segnala “una performance operativa superiore alle attese da Corporate Banking and Lending e soprattutto dall’area NPL, che più che compensano un andamento più debole del G&S e del Factoring”. Proposto un saldo sui dividendi di 0.4ps (3% yield), che – insieme all’interim di 1ps pagato a novembre – comporta un payout sopra il 50%.
La guidance 2023 è stata rivista al rialzo da 137 milioni previsti a piano a circa 150mn, adottando un approccio conservativo su LLPs e dinamica dei volumi. Gli analisti della Sim milanese rivedono le loro stime 2023-24 del 7% in media principalmente per riflettere maggiore NII e soprattutto minori LLPs. Banca Ifis, concludono, “ha mostrato un buon set di risultati, confermando un’ottima dotazione di capitale e senza indicazioni di deterioramento dell’asset quality” ribadendo il rating Hold sul titolo alla luce profilo di rischio più elevato in un contesto ancora incerto e di una profittabilità che gli esperti si aspettano non si discosti eccessivamente da quella delle banche tradizionali.
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Finale incerto per Piazza Affari e le altre borse europee, aspettando le riunioni delle banche centrali. Acquisti su Saipem e Unipol
Il Dow Jones ha raggiunto un nuovo record storico a 41.733,97 punti, registrando un aumento dello 0,8%. Tuttavia, il calo di Apple ha influenzato il mercato, con il titolo in ribasso del 2,6%. Anche lo S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno mostrato perdite.
Ferrari ha recentemente acquistato azioni proprie su Euronext Milan e New York Stock Exchange, parte di un programma di riacquisto di azioni da 250 milioni di euro. Questo è un segmento di un progetto più ampio da 2 miliardi di euro, da completare entro il 2026. Nonostante l’operazione, il titolo Ferrari ha registrato un calo dell’1,60% a Milano.
Inizio settimana contrastato per Wall Street, con l’attenzione rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse. Anche le banche centrali di Regno Unito e Giappone si riuniranno nei prossimi giorni.