Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato al quotidiano “Il Messaggero” la sua fiducia nell’affrancamento dell’Italia dal gas russo. Entro quest’anno, infatti, l’Italia ridurrà del 40% la quantità di gas acquistata da Mosca nel 2021 e del 16% registrato lo scorso anno. Il ministro ha affermato che entro il 2024 l’Italia sarà libera dalla Russia grazie all’installazione dei due rigassificatori di Piombino e Ravenna, che produrranno 10 miliardi di metri cubi di gas.
Il Ministro ha inoltre sottolineato l’importanza degli investimenti in tecnologia verde e digitale per il futuro del Paese. Il tetto al prezzo del gas ha già contribuito a far crollare i prezzi intorno a 55 dollari, risparmiando più di 70 miliardi di euro. Ha spiegato Urso: “Ma tutto ciò non è sufficiente: negli Stati Uniti il prezzo del gas è di 12/14 dollari, un vantaggio competitivo che nessuna misura può colmare, serve produrre più energia per giungere alla piena sovranità”. Inoltre, grazie al nuovo decreto, i prezzi dei carburanti stanno progressivamente diminuendo, ed è stato aperto un tavolo di riordino del settore per garantire maggiore trasparenza e tutela degli automobilisti. Ha rassicurato il ministro:
“Innanzitutto un dato che può portare maggiore serenità: i prezzi sono in progressiva diminuzione, le nuove sanzioni europee sui prodotti petroliferi russi scattate una settimana fa non hanno avuto alcun impatto sui consumatori; anzi, attualmente il prezzo industriale dei carburanti in Italia è più basso di quelli di Spagna, Francia e Germania. Inoltre abbiamo aperto un tavolo di riordino del settore, con tutti gli attori della filiera. Non era mai accaduto prima. Giungeremo a una riforma organica, come meritano operatori e consumatori”.
Le mosse dell’Europa sul gas
Intanto la commissaria Ue all’Energia Kadri Simson nel corso della sua visita in Egitto ha dichiarato:
“Abbiamo creato la nostra prima piattaforma energetica europea. Presto lanceremo il nostro programma di acquisto congiunto per circa 13,5 miliardi di metri cubi di gas. I mercati del gnl sono l’obiettivo principale del nostro programma e va da sé che si tratta di un’opportunità significativa per rafforzare ulteriormente i nostri legami energetici. L’Ue è seriamente intenzionata a investire in partenariati energetici affidabili e fidati. Questo descrive perfettamente l’Egitto. Un anno fa, all’indomani della crisi, il primo accordo energetico concluso dall’Ue è stato il memorandum d’intesa con Egitto e Israele sulla cooperazione in materia di commercio, trasporti e gas naturale”.