Bisognerà attendere forse fino al 2011 prima che il settore edilizio ed immobiliare Usa ritorni al livello dell’anno scorso. Lo ha detto David Seiders, capo-economista della National Association of Home Builders a Washington. Ci vorrebbe un balzo del 21 percento nell’avvio mensile di nuovi cantieri, pari a 1,85 milioni di cantieri, per recuperare il terreno perduto. In aprile, i nuovi cantieri sono stati 1,53 milioni, ha comunicato il dipartimento del Commercio. All’apice del boom quinquennale del settore, nel gennaio 2006, fu avviata la costruzione di 2,29 milioni di nuove case.”Siamo scesi ben al di sotto della linea di tendenza perché eravamo saliti ben al di sopra durante il boom,” ha affermato Seiders.
Iscriviti alla Newsletter per rimanere sempre aggiornato sul mondo dei mercati, dell'economia e della consulenza finanziaria.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Conto alla rovescia sulla vendita della seconda tranche di Poste Italiane. Cosa sappiamo finora: date e possibili lotti minimi
Cambio di rotta nelle strategie d’investimento degli Asset Manager rispetto agli orientamenti di inizio anno. Per effetto della ripresa delle politiche espansive delle Banche Centrali, la principale novità, nel processo di ricomposizione dei portafogli Private, è data dalla ritrovata centralità dell’azionario. Ma non solo.
La Cina gioca una nuova carta per risollevare i mercati azionari. In un contesto economico segnato dall’incertezza e dall’attesa per ulteriori interventi fiscali, la Banca Popolare Cinese (PBOC) ha annunciato un’iniziativa pesante: la creazione di un facility swap da 500 miliardi di yuan, equivalente a 70,6 miliardi di dollari, destinato a fornire liquidità al mercato.