Sergio Mattarella, nato a Palermo il 23 luglio 1941, è il dodicesimo presidente della Repubblica Italiana. Laureato in Giurisprudenza con lode nel 1964 alla Sapienza di Roma, Mattarella è stato iscritto nell’albo degli avvocati del Foro di Palermo dal 1967. Ha insegnato diritto parlamentare presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo fino al 1983, anno in cui è stato collocato in aspettativa perché entrato a far parte della Camera dei Deputati.
La carriera politica di Mattarella
La carriera politica di Sergio Mattarella è iniziata all’interno del filone di impegno cattolico-sociale e riformatore. Eletto deputato per la Democrazia Cristiana nel 1983 nella circoscrizione della Sicilia occidentale, ha fatto parte della Camera dei Deputati fino al 2008.
Nel maggio 2009 è stato eletto dal Parlamento componente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa, di cui è stato vicepresidente. Il 5 ottobre 2011 è stato eletto giudice costituzionale dal Parlamento ed è entrato a far parte della Corte Costituzionale con il giuramento dell’11 ottobre 2011.
Il 31 gennaio 2015 è stato eletto presidente della Repubblica per la prima volta con 665 voti e poi rieletto per la seconda volta il 29 gennaio 2022, con 759 voti.
Quanto guadagna il presidente della Repubblica?
Fino al 3 marzo 2022, ovvero un mese dopo la rielezione, lo stipendio del Capo dello Stato ammontava a 239 mila euro lordi, ovvero un compenso da 18.300 euro al mese, calcolato su tredici mensilità.
Dopo la rielezione, però, il presidente della Repubblica ha chiesto che la somma sia uguale al trattamento pensionistico che riceve dall’Inps per i suoi anni da professore universitario, ovvero 179 mila euro annui, 60 mila euro annui in meno rispetto a quanto preso sino al 2022.
Da notare come già nel corso del primo mandato, iniziato nel 2015, Sergio Mattarella avesse rinunciato all’adeguamento dell’assegno personale che avrebbe comportato un aumento di circa 16 mila euro. Inoltre, il presidente della Repubblica non percepisce il vitalizio da ex parlamentare.
Il suo stipendio, pur essendo molto alto, è comunque inferiore a quello dei colleghi di altri paesi. È il caso del presidente degli Stati Uniti, per cui è previsto uno stipendio di 400 mila dollari l’anno.