Economia

Bonus in scadenza a febbraio 2023, ecco quali sono

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Dall’acqua potabile, al bonus cultura, all’Imu per le imprese turistiche, fino alla riduzione dei contributi da versare all’Inps. La fine di febbraio è una data molto importante per numerose scadenze fiscali che si concentrano nella giornata di oggi, 28 febbraio 2023.

Vediamo quali sono i bonus in scadenza oggi.

Bonus acqua potabile 2023

Il bonus acqua potabile è un credito di imposta del 50% per le spese sostenute nel 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e o addizione di anidride carbonica. Il termine ultimo per presentare la domanda è il 28 febbraio.

E’ stata la legge n. 178 del 2020 ad introdurre il bonus acqua potabile che consiste in un credito d’imposta per il miglioramento dell’acqua potabile, pari al 50% dei costi sostenuti fino a un massimo di mille euro per le persone fisiche e di 5mila per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali. Il bonus acqua potabile può essere richiesto da:

  • persone fisiche;
  • esercenti attività d’impresa, arti e professioni;
  • enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore;
  • enti religiosi civilmente riconosciuti.

Le spese devono essere documentate con fattura elettronica o documento commerciale in cui va riportato il codice fiscale di chi richiede il credito. I privati e, in generale, i soggetti diversi dagli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, devono effettuare il pagamento con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento, comunque diversi dai contanti.

Per prenotare il bonus occorre inviare un modello tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate o i canali telematici della stessa.

Una volta inviata la comunicazione e ricevuto il via libera alla fruizione dell’agevolazione, i beneficiari potranno spendere il bonus in compensazione tramite il modello F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e agli anni successivi fino al completo utilizzo dell’incentivo.

Bonus Imu imprese turistiche

Scadenza il 28 febbraio 2023 anche per le imprese turistiche-recettive, che possono presentare all’Agenzia delle entrate l’autodichiarazione che consente di beneficiare del credito d’imposta introdotto dal decreto “Ucraina”, pari al 50% dell’importo versato per la seconda rata Imu 2021 in relazione agli immobili accatastati nella categoria D/2.

L’autodichiarazione è necessaria per attestare il possesso dei requisiti previsti dal “Temporary Framework” (Sezioni 3.1 e 3.12) e costituisce presupposto per accedere all’agevolazione. Il bonus è infatti subordinato al rispetto delle condizioni stabilite dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19”.

Il contributo è diretto a:

  • imprese turistico-ricettive, compresi gli agriturismi,
  • imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta e del comparto fieristico e congressuale, i complessi termali e i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.

L’agevolazione riguarda gli immobili D/2 presso i quali è gestita l’attività recettiva, a condizione che i proprietari siano anche gestori delle attività lì svolte. Accedono al contributo gli esercenti che nel secondo trimestre del 2021 hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto al corrispondente periodo del 2019. Per usufruire del credito gli operatori devono risultare titolari di una partita Iva attiva alla data di entrata in vigore del Dl n. 21/2022.

Il credito fiscale può essere utilizzato soltanto in compensazione tramite il modello F24 presentato esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate dal giorno lavorativo successivo alla data di rilascio della ricevuta che riconosce il credito.

Bonus cultura

I nati del 2003, registrati sul sito ad hoc entro il 31 agosto 2022, possono spendere il bonus cultura da 500 euro entro il 28 febbraio 2023.

I buoni generabili attraverso il servizio possono essere utilizzati esclusivamente per l’acquisto dei seguenti beni e servizi:

  • biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo (per “spettacoli dal vivo” si intendono rappresentazioni svolte in maniera professionale di musica, danza, teatro, circhi e spettacoli viaggianti, che avvengono in un contesto unico e non riproducibile con la compresenza di professionalità artistiche e tecniche e di pubblico. Gli spettacoli di musica non includono eventi da ballo);
  • libri (inclusi audiolibri e libri elettronici, esclusi supporti hardware di qualsiasi natura atti alla relativa riproduzione);
  • titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali;
  • musica registrata (cd, dvd musicali, dischi in vinile e musica online, esclusi supporti hardware di qualsiasi natura atti alla relativa riproduzione);
  • corsi di musica;
  • corsi di teatro;
  • corsi di lingua straniera;
  • prodotti dell’editoria audiovisiva (singole opere audiovisive, distribuite su supporto fisico o in formato digitale, con esclusione di supporti hardware di qualsiasi natura atti alla riproduzione.

I buoni devono essere generati, gestiti e spesi in conformità alle istruzioni disponibili sulla piattaforma ufficiale www.18app.italia.it.

Riduzione contributi Inps forfettari

Entro il 28 febbraio 2023 occorre presentare le domande finalizzate alla riduzione contributi Inps per i forfettari.

Il regime consiste nella riduzione contributiva del 35%, si applicherà nel 2023 ai soggetti già beneficiari del regime agevolato fiscale e previdenziale nel 2022 che non abbiano prodotto espressa rinuncia allo stesso.

Chi può fare domanda? I titolari di partita Iva in regime forfettario iscritti alla gestione Inps artigiani e commercianti possono beneficiare della riduzione al 35% dei contributi Inps dovuti solo se:

  • hanno intrapreso nel 2022 una nuova attività beneficiando del regime forfettario. In questo caso dovranno fare domanda in modalità telematica entro la scadenza del 28 febbraio per poter beneficiare dell’agevolazione;
  • intraprendono una nuova attività nel 2023;
  • hanno già presentato l’istanza negli anni scorsi e quindi accedono automaticamente ai benefici.