di Pierpaolo Molinengo
Buone notizie per i dipendenti Unicredit. Il personale impiegato nella seconda più importante banca italiana riceverà un bonus particolarmente ricco per il 2022. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, Unicredit ha deciso di aumentare del 20% il payout, che andrà a coprire direttamente i dipendenti non esecutivi, che sono impiegati nelle filiali e nei vari uffici della banca. Ma non solo, beneficeranno del bonus anche i 900 top manager, sulle cui spalle vi è la responsabilità di rischio. Soffermandosi proprio su questi ultimi, dovrebbero ricevere un premio aumentato del 22%.
Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit, ha spiegato che, per quanto riguarda la retribuzione, è previsto un incremento, che potrebbe oscillare tra il 20% ed il 40%. Nel corso degli ultimi due anni, i dipendenti non esecutivi di Unicredit, hanno visto crescere i propri compensi del 12% mediamente, con alcuni picchi che hanno toccato il 20% in Europa centrale e in quella dell’Est. Unicredit, nel proprio piano strategico, ha accantonato qualcosa come 100 milioni di euro, con lo scopo di ridurre il divario retributivo.
Perché aumentano i bonus
Ma perché Unicredit ha deciso di aumentare i bonus dei propri dipendenti? La decisione, in estrema sintesi, è una conseguenza diretta di un 2022 ritenuto realmente eccellente. L’istituto di credito è riuscito a battere le aspettative di profitto, ma soprattutto è stato in grado di accrescere il rendimento degli azionisti del 40%. Unicredit, nel corso del 2022, è riuscita a registrare un utile pari a 6,5 miliardi di euro, grazie anche ad un vero e proprio taglio dei costi totali: tra le sforbiciate più importanti ci sono state quelle relative al personale nelle posizioni ritenute non strategiche. Il gruppo, inoltre, si è concentrato in prodotti sicuramente più redditizi e in attività ritenute a basso capitale.
Una strategia che, in qualche modo, è riuscita a dare i propri benefici, nonostante l’uscita dalla Russia di Unicredit. L’esposizione cross border del gruppo bancario, come spiegano direttamente dall’istituto, è stata gestita in maniera adeguata e ridotta nel corso dell’anno a costi minimi, che si attestano, complessivamente al 66%, ossia a quasi 4,1 miliardi di euro.
Da segnalare che Unicredit, tra le banche europee è quella che ha deciso di adottare dei bonus più generosi per i propri dipendenti. Gli altri istituti di credito stanno, in qualche modo, arrabattando tra costi più alti e ricavi da trading, che risultano essere particolarmente volatili. Deutsche Bank è uno degli istituti di credito che potrebbero decidere di procedere con un aumento dei bonus riservato ai trader. In questo caso, purtroppo, verrebbero ridotti drasticamente i premi riservati al personale, che si starebbe occupando dell’emissione di obbligazioni ed azioni. Una decisione che potrebbe sollevare alcuni dubbi sul problema del trattamento delle prestazioni in due differenti tipologie di attività.
È opportuno investire in Unicredit?
Per dare una risposta a questa domanda, vediamo cosa ne pensano i principali analisti. Jefferies ha deciso di confermare la raccomandazione buy sul titolo, con un target price a 24,50 euro. Gli analisti hanno spiegato che il “management continua a fornire messaggi interessanti su come il cambio di approccio nel business stia fruttando in termini di dividendi, con un chiaro percorso per sostenibili, ricorrenti alte distribuzioni nei prossimi anni”.
Goldman Sachs ha deciso di rafforzare il proprio buy, portando il prezzo obiettivo a 27 euro dai precedenti 25,5 euro. Questo comporta, in estrema sintesi, a un incremento delle azioni nella misura del 48% rispetto a una delle ultime chiusure di Piazza Affari. Gli analisti, quindi, hanno deciso di migliorare la propria visione su Unicredit, a seguito del consensus raccolto da Bloomberg che esprime un target price medio a 22,53 euro, da 18,06 euro pre-trimestrale, grazie a 25 buy, 3 neutral, 0 sell.