Economia

L’inflazione colpisce anche il mercato immobiliare. Ecco come

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Come si sta muovendo il mercato immobiliare nel corso degli ultimi dodici mesi? A tratteggiare le principali caratteristiche del real estate nostrano ci ha pensato il consueto sondaggio della Banca d’Italia, che nel periodo compreso tra il 9 gennaio ed il 3 febbraio 2023 ha intervistato 1.446 agenti immobiliari e ne ha ricavato le impressioni degli operatori.

Il 2022, le valutazioni di quanti ritengono che i prezzi stiano diminuendo hanno superato, anche se solo leggermente, quelle che ritengano stiano aumentando: per ritrovare delle valutazioni simili è necessario risalire alla metà del 2021. Quasi due terzi degli operatori, comunque, continuano ad aspettarsi dei prezzi stabili. Per quanto riguarda i prezzi dei canoni di affitto, i valori sono attesi nuovamente in rialzo.

Mercato immobiliare, una fotografia in chiaroscuro

Dal sondaggio effettuato dalla Banca d’Italia emerge una fotografia in chiaroscuro del mercato immobiliare. Dalla nota si legge che le prospettive rimangono sfavorevoli, “anche con riferimento a un orizzonte biennale; secondo una larga maggioranza degli agenti nei prossimi dodici mesi l’andamento dell’inflazione al consumo inciderà negativamente sulla domanda di abitazioni e sui prezzi di vendita”.

La percentuale di agenzie, che è riuscita a vendere almeno un’abitazione, è salita all’87,8%: il dato costituisce un nuovo record, dato che nel terzo trimestre questa percentuale si era fermata alll’84,3%. Si è riusciti a raggiungere un nuovo massimo, dalle rilevazioni del 2009.

Tra i soggetti intervistati, comunque, risultano essere superiori le aspettative di una diminuzione dei prezzi, rispetto a quelle che si attendono un aumento. Per ritrovare questa stessa situazione è necessario tornare indietro nel tempo di almeno due anni: alla metà del 2021.

Andando a guardare le aspettative per il mese in corso, la maggior parte dei professionisti ritengono che possa esserci un calo delle quotazioni nel mercato immobiliare. Se è vero che è cresciuto in numero delle agenzie che è riuscita a vendere almeno un’immobile, gli incarichi a vendere sono in flessione. Continuano, inoltre, i timori per una riduzione dei potenziali acquirenti, anche se questa prospettiva sembra calare rispetto allo scorso trimestre.

Per quanto riguarda le prospettive del mercato immobiliare, continuano a rimanere sfavorevoli, anche con riferimento a un orizzonte biennale. La maggior parte degli agenti ritiene che, nel corso dei prossimi dodici mesi, l’andamento dell’inflazione al consumo inciderà negativamente sulla domanda di abitazioni e sui prezzi di vendita.

Classe energetica degli immobili

Per quanto riguarda la classe energetica degli, secondo gli operatori intervistati, risulta essere mediamente bassa. Il 62,6% delle unità vendute appartiene alle classi F o G. La metà dei potenziali acquirenti, rimanendo perfettamente in linea con l’anno precedente, intendeva acquistare la prima casa di proprietà per sé o per i propri familiari. Il 30%, invece, desiderava cambiare abitazione. Aumentata, invece, al 20,2% dal 16,6% dell’anno precedente, la quota di coloro che hanno ricercato una seconda casa a fini di investimento.

Il saldo fra la percentuale di agenzie che segnalano un aumento di nuovi incarichi a vendere e la percentuale di quelle che ne indicano una diminuzione è diventato leggermente meno negativo (a -37,1% da -40,2% nella scorsa rilevazione). Si è anche attenuato il saldo negativo tra i giudizi di crescita e di diminuzione del numero dei potenziali acquirenti (-15,5% da -19,6% nella precedente indagine).