Economia 1 anno fa

Superbonus, spunta una soluzione rapida per la cessione del credito

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Il governo è ancora al lavoro per trovare una soluzione rapida per consentire la cessione dei crediti edilizi maturati nel 2022 grazie al Superbonus, dopo lo stop immediato deciso un mese per i nuovi lavori.

E la soluzione rapida potrebbe essere quella individuata dal relatore del dl Superbonus, Andrea de Bertoldi (Fdi), in base alla quale si può iscrivere il credito sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate fin dal momento in cui viene preso in carica dalla banca.

Superbonus: il pacchetto di emendamenti

Nel pacchetto di emendamenti si prevede anche lo sblocco dei crediti posseduti dalle banche tramite la compensazione con gli F24 con metodo funzionale, frazionabilità del credito e acquisto da parte delle partecipate di Stato. Inoltre il blocco della cessione dei crediti non troverebbe applicazione sulle operazioni relative a immobili ex Iacp, Onlus, Sismabonus e, per quanto riguarda i lavori eseguiti prima del varo del Dl, quelli relativi alla cosiddetta edilizia libera (caldaie o infissi, tra gli altri). Tra le altre novità previste dagli emendamenti anche la deroga al blocco di cessione e sconto in fattura per i territori terremotati, terzo settore, rigenerazione urbana e barriere architettoniche. E possibilità, per i redditi bassi, di usufruire delle detrazioni fiscali maturate per un numero di anni superiore a quello previsto per legge.

“Apprezzo che il governo abbia dato disponibilità sui temi di questi mesi, dalla cessione dei crediti al sismabonus, dall’edilizia libera alle case popolari e le Onlus”: lo ha detto Andrea de Bertoldi (Fdi), relatore alla commissione Finanze della Camera del dl sulla cessione dei crediti. Nella riunione tenuta al Mef, ha spiegato de Bertoldi, “abbiamo avuto un sufficiente riscontro e quindi ci potranno essere riscontri positivi, anche trasversali alle forze politiche” nelle prossime settimane. La riunione tecnica, frutto di un lavoro condiviso con la maggioranza di governo, ha dato “conferme di un processo di miglioramento” che lascia il relatore “ottimista” sui prossimi passi. Il voto sull’ammissibilità degli emendamenti è atteso per domani, giovedì 9 marzo, alle 14 la commissione.

Superbonus: prima scadenza 31 marzo. Ecco per chi

Si lavora inoltre ad una possibile proroga di tre mesi, dal 31 marzo al 30 giugno 2023, per la conclusione dei lavori con Superbonus al 110% per le villette e le abitazioni Iacp.

In particolare sono interessati da questa scadenza quanti hanno già iniziato i lavori sulle unifamiliari e sulle villette nel 2022 ed entro il 31 marzo 2023 devono effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate della cessione del credito e dello sconto in fattura.

Tuttavia l’iter parlamentare della legge di conversione potrebbe essere piuttosto lungo, l’approvazione deve arrivare entro 60 giorni dalla data di pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale”.

Ance lancia l’allarme

Nel frattempo la vicepresidente di Ance, Vanessa Pesenti, in audizione presso la commissione Finanze del Senato, lancia l’allarme sullo stock di crediti fiscali incagliati in capo alle imprese:

“Considerando uno stock di crediti fiscali incagliati in capo alle imprese di 19 miliardi di euro gli effetti macroeconomici potrebbero essere estremamente preoccupanti: 32.000 imprese fallite e 170.000 disoccupati in più nel settore delle costruzioni, che raddoppiano se si considera l’indotto. Una simile situazione provocherebbe problemi su circa 115.000 cantieri, che si tradurrebbero in altrettanti nuclei familiari in crisi. Si stima che 1 miliardo di crediti incagliati produce il blocco di circa 6.000 interventi, tra unifamiliari e condomini, con rischio di fallimento di almeno 1.700 imprese di costruzioni e la perdita di circa 9.000 occupati. Appare quindi indispensabile introdurre soluzioni certe e di immediata attuazione per lo sblocco totale dei crediti pregressi. La soluzione principale e più efficace è utilizzare gli F24 a compensazione dei crediti maturati. Si tratta di una misura di carattere straordinario, limitata nel tempo e nella quantità, volta a evitare la crisi di numerose imprese“.