Il ruolo esercitato dai fondi hedge su segmenti chiave del mercato del credito continua a crescere sensibilmente e, nel breve termine, il nodo centrale per gli investitori è il rischio liquidità. Lo dice Fitch Ratings in una ricerca pubblicata due giorni fa, da cui emerge che il patrimonio dei fondi hedge orientati al credito (oltre 300 miliardi di dollari nel 2005 secondo il Fondo monetario internazionale) è pari a 1.500-1.800 miliardi se si considera “l’effetto moltiplicatore” della leva, tipicamente di 5-6 volte. “Data l’importanza dei fondi hedge per la liquidità del mercato e le implicazioni di un eventuale scenario di vendite forzato, Fitch ritiene che nel breve periodo il rischio di liquidità sia tra le questioni più importanti con cui gli investitori sul mercato del credito debbano fare i conti”, dice Fitch. Secondo l’agenzia di rating, gli spread sul credito stretti e l’abbondanza di capitale ha consentito anche agli emittenti più “distressed” di avere prontamente accesso a finanziamenti e di rifinanziare il debito in scadenza. Questo è evidente nel basso tasso di default degli emittenti societari, ben al di sotto dell’un per cento nel 2007 secondo Fitch.
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