(9Colonne) – Roma, 15 giu – Viene reso oggi disponibile on-line il rapporto del Fondo Monetario Internazionale “Italy: Budget System Reforms”. Il rapporto nasce dalla missione tecnica che gli economisti del Dipartimento per Affari Fiscali del Fondo hanno svolto in Italia, su richiesta del ministro dell’Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa-Schioppa, tra il 21 marzo e il 3 aprile scorsi per sostenere il processo di riclassificazione del bilancio e l’avvio della spending review. Nel rapporto viene sottolineata l’estrema rigidità del bilancio dello Stato – con circa il 90% delle spese predeterminate – e la mancanza di una revisione periodica dei programmi di spesa. Questi due fattori rendono difficile il miglioramento della qualità della spesa pubblica e l’individuazione delle risorse finanziarie per perseguire le azioni prioritarie. Il Fondo Monetario Internazionale suggerisce alcune linee d’azione che potrebbero favorire l’aumento dell’efficacia e dell’efficienza della spesa pubblica. In particolare raccomanda di: sviluppare una classificazione del bilancio per programmi; rendere le spending reviews parte integrante del processo di formazione del bilancio; focalizzare l’attenzione del Parlamento e del Governo anche sui risultati da raggiungere nel medio periodo e non solo sugli input finanziari assegnati annualmente. Il Governo ha già intrapreso diversi passi nella direzione suggerita dal Fondo Monetario Internazionale: a metà aprile il presidente del Consiglio ha indicato i cinque Ministeri che avvieranno la spending review (Giustizia, Interni, Istruzione, Infrastrutture, Trasporti). Con il coordinamento della Commissione Tecnica per la Finanza Pubblica, sono stati poi costituiti i gruppi di lavoro che analizzeranno i programmi di spesa dei citati Ministeri. Il 13 giugno scorso il ministro dell’Economia e delle Finanze ha presentato alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato la riclassificazione del bilancio condotta in questi mesi con la collaborazione di tutti i dicasteri. Tale nuovo bilancio sarà operativo già con il disegno di legge per il 2008-2010.
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