Dopo tre anni di intensi dibattiti, è entrata in vigore a giugno una delle normative più ambiziose che l’Ue ha proposto negli ultimi vent’anni: il nuovo regolamento concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche, noto come Reach.
Si tratta di garantire la protezione contro i rischi per la salute dei consumatori e per l’ambiente e, allo stesso tempo, di mantenere la competitività dell’industria chimica che, per dimensioni, è la terza industria manifatturiera europea, con 31.000 aziende — la maggior parte delle quali medio-piccole, che danno lavoro a quasi due milioni di persone.
Le norme applicabili alle sostanze chimiche prodotte, utilizzate e importate nell’Ue tenderanno ad inasprirsi gradualmente nei prossimi dieci anni. In particolare si dovrà provvedere a sostituire le sostanze che destano gravi preoccupazioni, come quelle cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione, e quelle persistenti, che tendono al bioaccumulo o che alterano il sistema ormonale umano.
Diventa operativa la nuova Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) con sede a Helsinki, che avrà il compito di informare sui pericoli della maggior parte delle sostanze chimiche presenti sul mercato europeo e sui rischi per le persone che le utilizzano.
I fabbricanti e gli importatori dovranno fornire i dati sulle proprietà delle sostanze chimiche e informazioni su come manipolarle in condizioni di sicurezza, senza pericoli per la salute umana o per l’ambiente. Se non presenteranno tali informazioni entro una scadenza predeterminata, non potranno più produrre, importare o commercializzare le sostanze in questione. Dal 1° giugno al 1° dicembre del 2008 tutte le sostanze esistenti, a partire da una tonnellata, dovranno essere pre-registrate presso l’Agenzia europea di Helsinki. Le imprese che pre-registrano le sostanze esistenti hanno l’obbligo di condividere i dati, ma hanno più tempo a disposizione per la registrazione completa. Sempre dal 1° giugno 2008 ogni sostanza nuova dovrà essere registrate prima di essere immessa in commercio.
Entro l’autunno sarà pronto un primo elenco di sostanze pericolose che saranno gradualmente soggette ad autorizzazione e dovrebbero essere progressivamente sostituite con alternative più sicure. A novembre 2010 i fabbricanti e gli importatori di sostanze chimiche dovranno registrare le sostanze che producono o che importano in quantitativi pari o superiori a 1 000 tonnellate l’anno.
Le sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione dovranno essere registrate a partire da una tonnellata l’anno e le sostanze classificate come molto tossiche per l’ambiente acquatico a partire dalle 100 tonnellate.
Entro il 2018 dovranno essere registrate tutte le sostanze che raggiungono quantitativi pari o superiori a una tonnellata. Consumatori, lavoratori, utilizzatori industriali e professionali delle sostanze chimiche sono i gruppi cui si rivolge Reach.