Petrolio in ribasso, scorte Usa in calo di 3,7 mln di barili
Il petrolio scambia in calo dopo i dati dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi che hanno mostrato una riduzione di 3,7 milioni di barili la scorsa settimana, rispetto a 1,6 milioni attesi e ai 4,3 milioni di barili anticipati dai dati API.
Il Wti arretra dell’1% poco sotto quota 80 dollari, mentre il Brent perde circa lo 0,9% e si attesta a 84,1 dollari al barile.
Il greggio è salito molto nei primi due giorni della settimana dopo che l’Opec+ ha annunciato un taglio a sorpresa della produzione di oltre 1 milione di barili al giorno da maggio a fine anno. La notizia ha spinto alcuni analisti ad ipotizzare un balzo del greggio fino a 100 dollari al barile.
Breaking news
Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.