Economia

BRICS, verso una nuova valuta: si lavora all’anti-dollaro

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

I BRICS lavorano insieme per creare una nuova valuta, che possa rappresentare un’alternativa credibile al dollaro a livello internazionale. I rumors al riguardo arrivano dalla Russia, come vedremo nell’analisi.

L’indiscrezione della Duma: la possibilità di una valuta innovativa

In particolare, Alexander Babakov, vicepresidente della Duma, ha affermato che l’alleanza BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) starebbe esplorando la possibilità di creare una valuta innovativa, e intende condividere le proposte sulla sua istituzione durante il prossimo vertice in Sudafrica.

Intervenendo giovedì all’evento del Forum economico internazionale di San Pietroburgo a Nuova Delhi, in India, Babakov ha affermato che il piano è quello di passare inizialmente all’uso delle valute nazionali nelle transazioni e poi introdurre e far circolare una forma digitale o alternativa di una valuta rivoluzionaria nel prossimo futuro.

Verso il vertice estivo

Babakov prevede che il vertice dei leader dei BRICS rivelerà la disponibilità ad attuare questa particolare iniziativa, mentre i lavori sul progetto sono già in corso, ha riferito l’agenzia di stampa Sputnik. Babakov non ha negato la possibilità di una valuta unificata che potrebbe essere utilizzata tra le nazioni BRICS.

La valuta sarebbe sostenuta non solo dall’oro ma anche da altri beni, tra cui terre rare o persino terreni. L’associazione BRICS comprende le economie emergenti più importanti del mondo tra cui Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.

Diverse nazioni, come Argentina, Iran, Indonesia, Turchia, Arabia Saudita ed Egitto, hanno espresso l’intenzione di entrare a far parte di questo blocco economico. Il prossimo vertice dei BRICS è previsto per agosto 2023.

Insomma, i BRICS non abbandonano il progetto di una nuova valuta di alto livello per gli scambi internazionali, come avevamo raccontato qualche mese fa in questo articolo. Una vicenda da seguire, perché potrebbe avere impatti importanti a livello macroeconomico.