Fmi: economia globale si avvia alla crescita più debole dal 1990
Il FMI taglia le previsioni sul PIL, affermando che l’economia globale si avvia alla crescita più debole dal 1990.
Il Fondo monetario internazionale ha dichiarato che tra cinque anni la crescita globale dovrebbe attestarsi intorno al 3%, la più bassa previsione a medio termine in un World Economic Outlook da oltre 30 anni. Nel breve termine, il Fondo prevede una crescita globale del 2,8% quest’anno e del 3% nel 2024, leggermente inferiore alle stime pubblicate a gennaio.
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L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.