Seduta in spolvero per Piazza Affari (+1,15%), a Wall Street giù i tecnologici
Chiusura perlopiù positiva per le borse europee, con il Ftse Mib di Milano in rialzo dell’1,15% a 27.525 punti. A Piazza Affari, acquisti soprattutto su Mps (+3,3%), Saipem (+3,3%), Stellantis (+3,1%) e Interpump (+3%), mentre arretrano leggermente Terna (-0,9%), Inwit (-0,7%) e Snam (-0,5%).
A Wall Street arretra ancora il Nasdaq (-0,6%), al quinto calo nelle ultime sei sessioni, con i tecnologici frenati dalla prospettiva di un nuovo rialzo dei tassi a maggio da parte della Fed, anche alla luce del job report diffuso venerdì.
Da seguire con attenzione i dati di domani sull’inflazione americana, attesa in rallentamento dal 6% al 5,1% (con un dato core però in accelerazione dal 5,5% al 5,6%), oltre ai verbali del Fomc. Venerdì inoltre prenderà il via la stagione di trimestrali a stelle e strisce, che si preannuncia essere la peggiore dalla crisi pandemica.
In giornata sono stati diffusi i dati sulle vendite al dettaglio dell’Eurozona, in flessione dello 0,8% mensile e del 3% annuo a febbraio.
Intanto, sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane poco mosso sopra i 185 punti base, con il decennale italiano in rialzo al 4,15%. Sul Forex, l’euro/dollaro supera quota 1,09 mentre fra le materie prime il petrolio consolida i recenti guadagni, con il Brent oltre gli 85 dollari al barile.
Breaking news
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.
La banca centrale russa ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al 21%, contrariamente alle aspettative di un aumento. L’inflazione elevata ha portato l’indice dei prezzi al consumo all’8,9% a novembre. Altre banche centrali, come la BCE e la Federal Reserve, hanno invece effettuato modifiche ai tassi.
A ottobre, l’industria italiana ha visto un aumento del fatturato dello 0,5% in valore e dello 0,8% in volume, trainato dal mercato interno, mentre il mercato estero ha registrato una flessione. Su base annua, si osserva un calo generale del fatturato, nonostante un giorno lavorativo in più rispetto all’anno precedente.
La Borsa di Tokyo conclude la sessione in ribasso a causa delle preoccupazioni legate alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e ai conflitti in Medio Oriente. Anche i dati sull’inflazione superiore alle attese hanno influenzato negativamente il mercato, impattando sui titoli bancari. L’indice Nikkei e il Topix registrano flessioni.