Fed, minute: crisi bancaria causerà una recessione quest’anno
Secondo i documenti della Federal Reserve pubblicati mercoledì, le ripercussioni della crisi bancaria statunitense potrebbero portare l’economia a una recessione nel corso dell’anno.
I verbali della riunione di marzo del Federal Open Market Committee includono una presentazione da parte dei membri dello staff sulle potenziali ripercussioni del fallimento della Silicon Valley Bank
e altri tumulti nel settore finanziario iniziati all’inizio di marzo.
Sebbene il Vicepresidente per la Vigilanza, Michael Barr abbia affermato che il settore bancario “è solido e resistente”, gli economisti dello staff hanno affermato che l’economia subirà un colpo.
“Data la loro valutazione dei potenziali effetti economici dei recenti sviluppi del settore bancario, le proiezioni dello staff al momento della riunione di marzo prevedevano una lieve recessione a partire dalla fine di quest’anno, con una ripresa nei due anni successivi”, si legge nella sintesi della riunione.
Le proiezioni successive alla riunione hanno indicato che i funzionari della Fed prevedono una crescita del prodotto interno lordo di appena lo 0,4% per tutto il 2023. Con la Fed di Atlanta che prevede un aumento del primo trimestre intorno al 2,2%, ciò indicherebbe un rallentamento nel corso dell’anno.
Breaking news
Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.