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Enel: all’indomani del calo in Borsa, l’istruttoria Antitrust

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L’Antitrust ha aperto un’istruttoria nei confronti di Enel X Way, Enel X Way Italia per presunto abuso di posizione dominante nel settore della mobilità elettrica. Le Società, dal canto loro, rispondono di aver agito sempre secondo le regole. La notizia arriva all’indomani del crollo in borsa innescato dall’annuncio della nomina di Flavio Cattaneo come nuovo Ad. Oggi seduta lievemente negativa per il titolo, in flessione dello 0,3% a 5,74 euro, arretrato rispetto al +0,8% dell’indice Ftse Mib.

Antitrust avvia istruttoria

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti delle società del gruppo Enel attive nel settore della mobilità elettrica. Per i soggetti che operano come CPO Charging Point Operator (Enel X Way Italia ed Ewiva, quest’ultima joint venture con il gruppo Volkswagen dedicata allo sviluppo delle infrastrutture a più alta potenza), sembra potersi configurare una posizione dominante nei mercati della installazione e della gestione di colonnine per la ricarica elettrica sul territorio nazionale.

L’accusa nei confronti di Enel X Way, Enel X Way Italia ed Ewiva

In particolare, ad Enel X Way, Enel X Way Italia ed Ewiva viene contestato un possibile abuso di posizione dominante consistente in una compressione dei margini degli operatori attivi nella fornitura dei servizi di ricarica elettrica alla clientela finale (c.d. Mobility Service Providers, MSP).

Queste imprese risultano infatti praticare prezzi “all’ingrosso” (c.d. tariffe roaming, all’interno dei contratti di interoperabilità con i vari MSP) per l’accesso alle loro colonnine insufficienti a consentire una redditività minima se comparati con i prezzi al dettaglio praticati ai clienti finali dalla società del gruppo attiva come MSP attraverso la propria app “Enel X Way”.

Secondo l’Autorità ciò avverrebbe sia con riferimento ai prezzi al consumo praticati al dettaglio sia – e ancor più – con riferimento ai cosiddetti “pacchetti” o “offerte flat” che consentono di prelevare un certo numero di kWh mensili a una cifra complessiva predeterminata.

Le ispezioni dell’Autorità

Tale condotta, afferma la nota dell’Antitrus, appare idonea ad escludere dal mercato gli operatori MSP attualmente attivi e a limitare l’eventuale ingresso di altri operatori non integrati che potrebbero essere interessati a questo mercato in via di sviluppo, anche per la possibile offerta di nuovi servizi a sostegno della mobilità elettrica di carattere innovativo.

Ieri i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi di Enel X Way, Enel X Way Italia, Ewiva e di alcune società non parti del procedimento con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

Gli operatori della mobilità elettrica

La catena del valore della mobilità elettrica include diverse tipologie di operatori:

  • Produttori di veicoli elettrici
  • Produttori di stazioni di ricarica
  • Venditori ed installatori delle stazioni di ricarica
  • Charging Point Operator che gestiscono una rete di stazioni di ricarica (di proprietà o meno) interconnesse e funzionanti attraverso una piattaforma applicativa. Il Charging Point Operator può abilitare uno o più Mobility Service Provider a fornire servizi di ricarica ai clienti finali. Può inoltre effettuare interconnessione e/o roaming con altre reti di Charging Point Operator per consentire ai clienti finali di poter ricaricare l’auto elettrica attraverso un unico Mobility Service Provider
  • Mobility Service Provider che offrono il servizio di ricarica elettrica al cliente finale, gestendo il pagamento, il caring, e offrendo servizi a valore aggiunto (prenotazione di una ricarica, visualizzazione su mappa delle stazioni libere) etc.

La risposta delle società del Gruppo Enel

Enel X Way ed Enel X Way Italia hanno chiarito di aver “sempre agito nel pieno rispetto delle regole” e di avere “sostenuto lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia, garantendo costi sostenibili per gli operatori e prezzi competitivi nell’interesse dei clienti finali compatibilmente con un difficile contesto di mercato determinato da una forte volatilità dei prezzi dell’energia nel corso del 2022.”

“Tale dinamica di mercato“, aggiungono le società, “ha condizionato infatti le politiche di prezzo di tutti gli operatori e sostanzialmente eroso i margini di tutti i soggetti operanti sul mercato, ivi compreso Enel X Way, e non solo di quelli che hanno segnalato un presunto abuso di posizione all’Autorità”.

Le società sono dunque “confidenti di poter dimostrare la piena legittimità e correttezza del proprio operato nel corso del confronto istruttorio con gli uffici dell’Autorità”.

Ieri l’annuncio del nuovo Ad Cattaneo e le vendite in Borsa

L’indagine dell’Antitrust arriva in un momento che vede già Enel al centro dell’attenzione, dopo l’annuncio della nomina di Flavio Cattaneo come nuovo amministratore delegato, in sostituzione di Francesco Starace, e di Paolo Scaroni come presidente.

Una notizia che ha sorpreso i mercati, portando il titolo a perdere il 3,9% nella seduta di ieri. Secondo alcuni, infatti, tra i nomi circolati nei giorni scorsi, Cattaneo sarebbe quello con minore esperienza nel settore energetico, nonostante i 10 anni passati come ad di Terna. In tal senso, la sua nomina potrebbe apparire come un segnale di incertezza e instabilità per l’azienda, anche se la maggior parte degli analisti rimane positiva sul futuro dell’azienda. Secondo Bloomberg, Enel raccoglie 21 giudizi Buy, 2 Hold e 2 soli Sell, con un target price medio di 6,99 euro e un potenziale upside del 21%.

Il nuovo Ceo dovrà garantire l’execution del Piano 2023-2025, che prevede investimenti per 37 miliardi per aggiungere circa 21 GW di capacità rinnovabile installata entro il 2025, e avrà l’importante compito di ridurre l’elevato indebitamento del Gruppo, grazie a dismissioni previste per 21 miliardi di euro.

L’attenzione di Enel nel campo delle energie rinnovabili

Enel è da tempo impegnata nel settore delle energie rinnovabili, investendo in tecnologie come l’eolico, il solare e l’idroelettrico. L’azienda ha inoltre avviato un progetto per la costruzione di una rete di ricarica per veicoli elettrici in tutta Europa, con l’obiettivo di promuovere la mobilità sostenibile.

Nonostante le difficoltà del settore energetico globale, Enel ha continuato a crescere negli ultimi anni, grazie anche alle sue politiche di sostenibilità e alla sua attenzione all’innovazione.

Nel 2022 Enel ha conseguito un ulteriore record di nuova capacità rinnovabile installata, raggiungendo circa 59 GW complessivi di capacità gestita, , che ne fanno uno dei maggiori player mondiali del settore, e proseguendo il processo di decarbonizzazione, che prevede di completare entro il 2040.

Sostenibilità e internazionalizzazione

Il futuro di Enel sembra quindi essere ancora molto positivo, nonostante le difficoltà del mercato energetico globale. L’azienda continua a investire in tecnologie innovative e in politiche di sostenibilità, dimostrando un grande impegno nei confronti dell’ambiente e della società.

Con la nomina di Cattaneo e dei nuovi vertici aziendali, Enel si appresta ad affrontare le sfide del futuro per consolidarsi ancora di più come leader nel settore energetico globale. Inoltre, Enel ha annunciato di voler continuare ad ampliare la propria presenza a livello internazionale, focalizzandosi in particolare sui mercati emergenti come l’America Latina, l’Africa e l’Asia.

Di particolare importanza l’impegno negli Usa, dove il Gruppo potrà beneficiare del pacchetto di sussidi per la transizione verde approvato dall’amministrazione Biden, che potrebbe garantire rendimenti a doppia cifra negli Usa rispetto a quelli single-digit in Europa, con ripercussioni positive per la politica dei dividendi del gruppo.