– Roma, 20 giu – Sono circa 3 milioni i lavoratori dipendenti che non hanno ancora ufficialmente comunicato la decisione sulla destinazione del Tfr, scelta che va effettuata entro il 30 giugno. Giunge a questa conclusione il terzo monitoraggio sulla previdenza integrativa presentato questa mattina da Assogestioni e condotto da Gfk Eurisko. Come è noto, dopo il 30 giugno scattano gli effetti del silenzio assenso in base al quale viene autorizzato implicitamente il trasferimento della liquidazione maturanda nella linea garantita del fondo negoziale di categoria. A fronte del 9% dei lavoratori che dichiara che non prenderà comunque alcuna decisione (circa 900.000 persone), il 63% è orientato a lasciare il Tfr in azienda (6 milioni di lavoratori, 4 milioni di lavoratori di piccole e 2 milioni di lavoratori di grandi imprese), il 28% (2,6 milioni) aderirà, invece, a forme di previdenza complementare, esprimendo opzioni maggioritarie verso i fondi negoziali (circa 1.500.000) seguiti dai fondi aperti (circa 900.000) e dai piani pensionistici individuali (circa 250.000).