(9Colonne) – Londra, 20 giu – Sette case di lusso su dieci in vendita a Londra vengono acquistate da multimiliardari stranieri che godono nel Regno Unito dello speciale status di “residenti non domiciliati”. A loro è dedicata l’inchiesta “Tax and the City” del quotidiano britannico The Independent, che denuncia come le agevolazioni previste per i “paperoni” stranieri abbiano causato l’aumento vertiginoso dei prezzi delle case, non solo nei quartieri di lusso, ma anche nelle zone adiacenti con una crescita che nel 2006 oscilla tra il 16,3 e il 24 per cento. Secondo The Independent, chi compra casa per una cifra compresa tra i 5 e i 10 milioni di sterline (vale a dire tra i 7,5 e i 15 milioni di euro) può ridurre l’imposta dal 4 per cento, prevista per le proprietà di valore superiore al mezzo milione di sterline, fino allo 0,5 per cento. E’ sufficiente intestare la casa a una società “off shore” e comprare delle sue azioni in cambio dell’immobile. I multimiliardari, denuncia The Independent, approfittano del fatto che, a differenza degli altri Paese europei, il Regno Unito concede lo status di “non domiciliato” agli stranieri residenti che dimostrano di avere la famiglia e gli affari nel paese del quale sono cittadini. Grazie a questo status, afferma The Independent, pagano tasse solo per le loro attività nel Regno Unito ma non per i loro investimenti immobiliari. Il problema, sostiene il quotidiano, è che nei suoi dieci anni da ministro del Tesoro, Gordon Brown si è dimostrato refrattario a “privare di diritti i grandi imprenditori e a mettere a rischio il primato di Londra nei mercati monetari mondiali”.
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