L’importanza delle notizie è vitale, specie quando in ballo ci sono dei conflitti armati. Dalla Russia, la macchina della disinformazione sulla guerra in Ucraina non si è mai arrestata da ormai più di un anno. Una fitta tela fatta di fake news e vittimismi che punta a dare un senso totalmente nuovo agli eventi avvenuti sinora. Vediamo tutto nell’analisi.
La genesi della guerra
La propaganda pro-Cremlino ha preparato il terreno dell’invasione ucraina con largo anticipo rispetto all’invasione su larga scala del febbraio 2022. Come una vera e propria industria, la catena di produzione di disinformazione ha alternato diverse fasi. Da tempo veniva diffusa l’idea che l’Ucraina non fosse neanche uno Stato, che la fratellanza tra il popolo ucraino e quello russo fosse stata minacciata dall’Occidente. Questa narrazione ha iniziato a virare nel 2021 verso un altro immaginario propagandistico, in cui l’Ucraina è governata da ideologie naziste, imperialiste e neo-coloniali e gli Stati Uniti hanno un ruolo attivo nell’influenzare la falsa alleanza transatlantica con Europa e NATO.
Le parole di Putin
Con queste premesse, la Russia ha posto le basi per rappresentare il Cremlino come vittima di una strategia geopolitica internazionale, alla quale diventa quindi necessario rispondere con una guerra che “garantisca sicurezza per la Russia”. Nel discorso tenuto all’alba del 24 febbraio 2022 Putin crea un parallelismo con l’invasione che la Russia ha subito dalla Germania nazista nel giugno del 1941, che allora colse l’URSS impreparata. “Non commetteremo questo errore una seconda volta. Non abbiamo il diritto di farlo”, disse allora il presidente.
Le fake news sulla guerra
La ricetta della disinformazione russa è facile da riassumere. L’aggressione occidentale a Mosca, la minaccia per l’uso di armi chimiche da parte della Nato, l’intervento legittimo perché richiesto dalle regioni filorusse, sono i tre macro-temi su cui la Russia ha costruito tutta la sua narrazione. Ed è su questi elementi che continuerà a premere per giustificare l’ingiustificabile: l’invasione deliberata e violenta del territorio di un altro Paese.
Insomma, in attesa di capire come evolverà e soprattutto si concluderà il conflitto russo-ucraino, è importante riflettere su un tema centrale come quello della disinformazione. Per avere un quadro chiaro e completo di quella che è la situazione reale, al netto del bombardamento informativo a cui tutti noi siamo sottoposti giornalmente nell’era contemporanea.