(9Colonne) – Roma, 21 giu – Tutti in attesa di Walter Veltroni. Il sindaco di Roma deve ancora sciogliere la riserva sulla sua candidatura alla guida del nascente Partito democratico, ma tutto lascia supporre che la questione si risolverà entro breve. Ieri c’è stata l’incoronazione da parte dei vertici Ds. “Tutta la Quercia è pronta a sostenere la candidatura di Veltroni” ha detto il segretario Piero Fassino. “Veltroni può essere un importante punto di riferimento per il Partito democratico e per il governo” ha ribadito in serata Massimo D’Alema. Poi tutta una serie di dichiarazioni che si sono susseguite durante la giornata, in cui la figura del sindaco di Roma veniva indicata come quella ideale per la guida del Pd. Nel pomeriggio di ieri, inoltre, Veltroni ha ottenuto un altro importante lasciapassare, quello del presidente del Consiglio Romano Prodi, incontrato a Palazzo Chigi. Oggi è la volta della Margherita. Veltroni vuole creare attorno alla sua figura il massimo del consenso possibile, ed in queste ore ha incontrato i dirigenti di punta dei Dl, da Franceschini a Rutelli. L’annuncio della candidatura di Veltroni sembra imminente. Anche la sua più accreditata rivale, almeno per quanto riguarda il sentimento popolare, Anna Finocchiaro, ha lasciato oggi il campo libero. L’unico dei potenziali candidabili (ed eleggibili) che non si è ancora espresso è Pierluigi Bersani, ma c’è da scommettere che anche il ministro dello Sviluppo economico alla fine si farà da parte. L’eventuale discesa in campo di Walter Veltroni avrebbe inevitabilmente delle ripercussioni anche dal punto di vista del governo. Come affermato ieri da D’Alema, il primo cittadino della capitale “è una risorsa per tutto il centrosinistra”. E sicuramente quanto sta accadendo in queste ore non lascia indifferente l’opposizione, che ieri si è recata al Quirinale per “sfiduciare” il governo Prodi. Berlusconi fa “spallucce” a proposito di una possibile candidatura di Veltroni, “fatti loro” afferma il cavaliere. Altero Matteoli, presidente dei senatori di An vede nel lancio della candidatura del sindaco di Roma a segretario del Pd “la dichiarazione del fallimento di questo governo: è significativo il fatto che mentre al governo vi sono autorevoli personalità si debba ricorrere a Veltroni”. Fabrizio Cicchetto, Forza Italia, ritiene inconciliabile il ruolo di sindaco di Roma e quello di leader del Pd.