Crisi banche, Fed conferma impatto su attività prestiti
La crisi bancaria che ha colpito gli Stati Uniti nel mese di marzo ha provocato danni all’attività finanziaria, soprattutto nelle regioni di New York e San Francisco. E’ quanto emerge dal Beige Book, il rapporto sulle condizioni economiche Usa che la Fed pubblica otto volte l’anno.
Rispetto alla pubblicazione del Beige Book del 18 gennaio scorso, “il settore bancario e in alcuni casi il mercato immobiliare commerciale hanno assistito a un calo significativo dell’attività”.
A pesare sul settore del credito è stata la crisi di fiducia innescata dal crac di Silicon Valley Bank (SVB), di Signature Bank e di Silvergate.
“I volumi e la domanda dei prestiti sono in generale scesi”, a livello nazionale.
Inoltre, in particolare nell’area di San Francisco “l’attività di erogazione dei prestiti ha riportato una flessione significativa”.
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Il Dow Jones ha raggiunto un nuovo record storico a 41.733,97 punti, registrando un aumento dello 0,8%. Tuttavia, il calo di Apple ha influenzato il mercato, con il titolo in ribasso del 2,6%. Anche lo S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno mostrato perdite.
Ferrari ha recentemente acquistato azioni proprie su Euronext Milan e New York Stock Exchange, parte di un programma di riacquisto di azioni da 250 milioni di euro. Questo è un segmento di un progetto più ampio da 2 miliardi di euro, da completare entro il 2026. Nonostante l’operazione, il titolo Ferrari ha registrato un calo dell’1,60% a Milano.
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