Disney: al via la seconda tornata di licenziamenti
Al via la sua seconda e più ampia ondata di licenziamenti nella Disney, portando il totale dei tagli di posti di lavoro nelle ultime settimane a 4.000 quando l’ultima tornata sarà completata.
All’inizio di quest’anno, la Disney ha dichiarato che avrebbe tagliato 7.000 posti di lavoro dalla sua forza lavoro come parte di una più ampia riorganizzazione dell’azienda che la vedrà ridurre i costi di 5,5 miliardi di dollari. L’annuncio è stato fatto durante la prima conferenza stampa di Bob Iger da quando è tornato a ricoprire il ruolo di amministratore delegato. L’eliminazione di 7.000 posti di lavoro equivale a circa il 3% delle circa 220.000 persone che la Disney impiegava al 1° ottobre, secondo quanto riportato in un documento di deposito, di cui circa 166.000 negli Stati Uniti e circa 54.000 a livello internazionale.
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Il rapporto sull’occupazione di agosto negli Stati Uniti ha evidenziato una crescita dei posti di lavoro inferiore alle previsioni degli analisti. Nonostante ciò, il tasso di disoccupazione è sceso e i salari orari medi sono aumentati.
Il 12 e 13 settembre, Boeing affronterà un importante sciopero generale, il primo in 16 anni, con 32mila dipendenti coinvolti. Le trattative con i sindacati sono in corso per evitare l’astensione dal lavoro.
La CMA, autorità britannica garante della concorrenza, ha accusato Google di abuso di posizione dominante nel settore della pubblicità online nel Regno Unito, a seguito di un’indagine avviata nel 2022. Le accuse riguardano il presunto favoritismo di Google verso il proprio sistema di scambio di annunci, danneggiando così la concorrenza.
Nel secondo trimestre del 2024, l’occupazione è aumentata leggermente sia nell’Eurozona che nell’UE rispetto al trimestre precedente. Eurostat ha riportato un incremento dello 0,2% nell’Eurozona e dello 0,1% nell’UE. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’occupazione è cresciuta dello 0,8% in entrambe le regioni.