Economia

Ubs completerà la fusione con il Credit Suisse entro giugno

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Entro la fine del secondo trimestre 2023: questo è il periodo entro il quale Ubs prevede di completare l’acquisizione di Credit Suisse. Ad annunciarlo è lo stesso colosso elvetico, il quale ha diffuso la notizia all’interno del comunicato nel quale sono stati comunicati i dati trimestrali.

Ubs ha aggiunto che l’acquisizione di Credit Suisse costituisce un’opportunità unica per creare valore. Ma vediamo anche quali sono stati i numeri di Ubs: il gruppo bancario ha chiuso il primo trimestre 2023 con un utile netto pari a 10,3 miliardi di dollari, registrando un calo rispetto ai 2,14 miliardi dello stesso periodo del 2022.

Ubs, entro giugno l’acquisizione del Credit Suisse

L’acquisizione di Credit Suisse dovrebbe concludersi, con ogni probabilità, entro la fine del secondo trimestre 2023. Questa operazione servirà a rafforzare il portafoglio clienti: a fornire questi dettagli è stata direttamente Ubs, nel corso della presentazione dei risultati finanziari del primo trimestre 2023.

L’integrazione e la ristrutturazione di Credit Suisse rappresenta, senza dubbio, un’operazione complessa. Per Ubs, comunque vada, l’integrazione e ristrutturazione rappresentano un’opportunità unica per riuscire ad apportare un valore significativo e a lungo termine a tutti gli stakeholder del gruppo bancario svizzero.

Ubs ha deciso di procedere con la sospensione del riacquisto di azioni proprie: l’intenzione è quella di concentrarsi sull’integrazione con il Credit Suisse. In una nota Ubs spiega:

Prevediamo che la combinazione con Credit Suisse rafforzerà la nostra posizione di gestore patrimoniale leader e realmente globale, con circa 5 trilioni di dollari di patrimonio investito. Prevediamo inoltre di rafforzare la nostra posizione di banca universale leader in Svizzera, e di potenziare le nostre capacità complementari di investment banking e di gestione patrimoniale, aggiungendo al contempo una scala strategica nei mercati in crescita più interessanti.

I conti del colosso svizzero

Passiamo a dare un’occhiata ai conti di Ubs. Il gruppo ha archiviato il primo trimestre 2023 registrando un utile netto pari a 1,03 miliardi di dollari, con un risultato in calo rispetto ai 2,14 miliardi di dollari, che erano stati registrati nel corso dello stesso periodo del 2022. I ricavi, invece, nello stesso periodo sono calati del 6,8% a 8,74 miliardi di dollari.

Ubs ha spiegato che, nel corso del primo trimestre 2023, la performance è stata condizionata dagli effetti negativi dei contenziosi legali aperti. Questi effetti, almeno in parte, risultano essere compensati dall’afflusso di nuovi capitali netti, che derivano direttamente dalla sua attività di gestione patrimoniale globale, che è legata all’acquisizione di Credit Suisse.

Volendo entrare maggiormente nel dettaglio, il risultato del trimestre risulta essere condizionato da 665 milioni di dollari di accantonamenti per dei contenziosi legati a titoli garantiti da ipoteca residenziale negli Stati Uniti d’America.

Le nuove attività nette affluite nel comparto della gestione patrimoniale globale, stando a quanto ha comunicato Ubs, sono pari a 19,7 miliardi di dollari nel corso del primo trimestre 2023.

Il gruppo bancario, nel corso dei primi tre mesi del 2023, ha inoltre ottenuto qualcosa come 28 miliardi di dollari di nuovi capitali nel wealth management: di questi 7 miliardi di dollari sono arrivati nel corso degli ultimi dieci giorni di marzo, dopo che è stata annunciata l’acquisizione di Credit Suisse. Il gruppo ha anche registrato 20 miliardi di dollari di nuove attività nette generatrici di commissioni.