UPS: trimestrale deludente, titolo scivola del 7% a Wall Street
Il colosso americano delle spedizioni internazionali UPS ha annunciato di aver concluso il primo trimestre dell’anno con conti peggiori delle attese.
UPS ha riportato un eps su base adjusted pari a $2,20, lievemente inferiore ai $2,21 per azione attesi dal consensus.
Il fatturato si è attestato a $22,93 miliardi, peggio dei $23,01 miliardi stimati dagli analisti.
“La decelerazione delle vendite al dettaglio degli Stati Uniti si è tradotta in volumi inferiori rispetto a quanto anticipato – ha commentato la ceo Carol Tome – Facciamo fronte inoltre al continuo indebolimento della domanda in Asia”.
Tome ha aggiunto di ritenere che, “considerate le condizioni macro attuali, prevediamo che i volumi rimarranno sotto pressione”.
Il titolo UPS scivola a Wall Street di quasi il 7%.
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La Commissione europea ha approvato l’acquisizione esclusiva di Pavilion da parte di Shell, concentrandosi sul commercio di gas naturale liquefatto in Asia ed Europa. La decisione non solleva preoccupazioni di concorrenza, grazie alla limitata posizione di mercato delle due aziende combinate.
Wall Street registra un’apertura positiva grazie ai dati sull’inflazione che risultano in linea con le attese. A novembre, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% rispetto al mese precedente, segnando il rialzo maggiore in sette mesi. Nonostante i dati, la Federal Reserve appare intenzionata a operare un taglio dei tassi d’interesse.
A novembre, l’inflazione negli Stati Uniti ha registrato un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente, in linea con le previsioni. Il tasso annuo è salito al 2,7%, mentre il dato ‘core’ ha mantenuto una crescita del 3,3%. I prezzi energetici e alimentari hanno mostrato variazioni minime, confermando la stabilità delle previsioni economiche.