Da oggi è possibile inviare il 730 precompilato, con cui poter “riscuotere” i crediti fiscali dall’Erario. Fondamentale in questo passaggio è però non commettere errori nella modifica prima e l’invio poi della dichiarazione dei redditi. Vediamo come nell’analisi.
Date da segnare per il 730 precompilato
Primo elemento da considerare sono le date. Con un provvedimento dell’Agenzia entrate del 18 aprile, sono state fissate le scadenze per la dichiarazione semplificata. Il modello 730 precompilato è disponibile in consultazione dal 2 maggio pomeriggio, nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. E si potrà materialmente accettare o modificare e inviare a partire dall’11 maggio. La data finale è il 2 ottobre (il 30 settembre è sabato), termine ultimo per la trasmissione del 730 sia con il fai da te on-line, sia tramite un Caf o professionista abilitato, oppure tramite il sostituto d’imposta se presta l’assistenza.
Come accedere al 730 precompilato
L’accesso al proprio 730 precompilato può farlo direttamente il contribuente sul sito internet dell’Agenzia Entrate www.agenziaentrate.gov.it oppure tramite un Caf o professionista abilitato.
Al 730 precompilato si accede utilizzando le credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), o la Carta d’identità elettronica (CIE) o la Carta nazionale dei servizi (CNS). I rimborsi fiscali (o i pagamenti ulteriori) in busta paga per i lavoratori dipendenti scattano comunque a partire dal mese di luglio.
Spese e Superbonus
La parte più rilevante del precompilato è quella degli oneri deducibili o detraibili già inseriti. Oltre a tutte le spese che danno diritto a detrazioni fiscali (salute, mutui, assicurazioni, ecc.), in questa parte è possibile indicare anche le spese sostenute per il Superbonus a patto che non si sia già usufruito della relativa cessione del credito o dello sconto in fattura. Così come per altre agevolazioni edilizie, bonus ristrutturazioni, sismabonus, bonus facciate e bonus verde, per beneficiare della detrazione si dovrà seguire le istruzioni aggiornate dell’Agenzia delle Entrate. Nello specifico gli importi andranno inseriti nel “quadro E – Oneri e spese”. In tale quadro devono essere indicate le spese sostenute nell’anno 2022 che danno diritto a una detrazione d’imposta o a una deduzione dal reddito del contribuente.
Chi può utilizzarlo
Possono utilizzare il modello 730 i dipendenti, pensionati e collaboratori che, oltre alla retribuzione o alla pensione, devono dichiarare uno o più dei seguenti redditi: da terreni e/o fabbricati, anche dati in affitto; da lavoro autonomo occasionale (cioè senza partita Iva) o per diritti d’autore; redditi di capitale non soggetti alla ritenuta d’imposta; redditi diversi (cessioni di terreni edificabili, attività commerciali occasionali, redditi di fabbricati esteri); alcuni redditi assoggettabili a tassazione separata (es. rimborsi di imposte e/o spese dedotte o detratte in anni precedenti).
Da ultimo, per chi lo utilizza, in caso di presentazione del 730 precompilato “accettato” senza modifiche (o se le variazioni sono formali e non incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta), non verrà effettuato dall’Agenzia Entrate alcun controllo documentale. Buona dichiarazione.